sotto influenza di un programma televisivo ho visto questo film; che dire… un film veramente bello con dei dialoghi che sono incantevoli. Ritmica perfetta per un film di questo genere, mai in ritardo e mai in anticipo. La sceneggiatura è quasi da premio oscar.
Il finale alcuni diranno scontato ma come volete che finisse, diversamente?
Quindi voto 8 come film in generale, voto 10 per il suo genere : 9 di media.
ho visto da poco questo film e m ha stregato... magnifico!! il tema piuttosto comune è trattato in una maniera sublime, senza scadere mai nel patetico. e che dire della dichiarazione finale? senza parole..
da rivedere, e rivedere, e rivedere..
Innamorarsi della tua migliore amica?
pericoloso, se lei è una "non affidabile", altrimenti dopo ti prenderanno col cucchiano.
qui si balla tra l'eleganza di dialoghi sofisticati sull'argomento e scivoloni emotivi tipici delle commedie romatiche. tutto sempre con buon gusto ed equilibrio. chi si è annoiato non ha colto l'ironia, il gusto snob dei tempi ben congegnati, la particolarità dei dialoghi. mai sopra le righe.
si spera che il finale sia lo stesso che nella vita, forse per illuderci, per tirarci su, e perchè no. meglio del prozac o di qualche ansiolitico.il cinismo che diventa speranza in fondo è catartico e terapeutico.
da tenere in cineteca personale.
l'unica nota stonata è il troppo successo avuto dai dialoghi; ormai ci si esprime con le locuzioni di billy e meg, e se non le cogli sei fuori.
ma non è colpa del regista.
Adoro questo film!!
sembra abbiano intervistato me ed il mio ex ( conclusa diversamente la mia storia)
condivido l'opinione di luca! ho visto questo film non so quante volte.. e non so quante altre volte lo rivedrò!!
lo trovo divertente rilassante e tanto altro!
unica cosa che si può dire è a d o r a b i l e !
Due attori in stato di grazia, Meg Ryan e Billy Crystal, si fanno interpreti di un viaggio, di un percorso reale (il passaggio in automobile) che diviene l'incipit di un'epocale ricerca interiore. Partiti dal luogo comune dell'eros quale mero possesso oggettuale, Harry e Sally giungono alla consapevolezza reciproca della dimensione dell'innamoramento, in cui il sesso è, all'opposto, espressione di radicale appartenenza alla persona amata. L'iter tracciato dalla sceneggiatura è splendidamente tortuoso, umanissimo nel mostrarci l'interminabile tormento di questi autentici “vagabondi dell'Amore”.