Film carino e scorrevole, l'idea della demonizzazione degli specchi è convincente, in definitiva è un film meritevole di esser visto anche se non incute molta paura. Il finale è a dir poco sorprendente.
L'idea è buona,ma ha più bassi che alti generalmente,soprattutto nel finale..che bisogno c'era di tirare in ballo la possessione demoniaca??!! In questo caso una produzione Jappo avrebbe reso di più!
Non sapevo che questo 'Mirrors' fosse un remake, nè conoscevo le opere dirette precedentemente da Aja. Ad ogni modo, questo fanta-horror non mi è dispiaciuto. Pur non essendo un amante del genere, ho apprezzato molto la regia, piuttosto lineare e sicura, e la recitazione del buon Kiefer S., convincente e a proprio agio nei panni, difficili, di un ex detective con problemi personali e familiari.
La visione scivola via senza noia, non ci sono punti morti e la sceneggiatura è assai ben calibrata su una trama piuttosto originale ed intrigante.
Certo, gli stilemi tipici dell'horror non mancano (scale buie, rumori sinistri, porte che cigolano, musiche opprimenti) eppure nel complesso il film non mi ha mai dato la sensazione di 'già visto', come spesso avviene con gli horror.
Insomma, un buon prodotto che non può dispiacere agli amanti del genere. Qualche salto sulla poltrona è assicurato!
Riflessi di Paura è un film interessante e bello da guardare. Inoltre alcune scene sono anche simpatiche. Per quanto riguarda i ruoli degli attori riescono ad interpretare molto bene le scene, da far suscitare in alcuni momenti suspense e tensione. La colonna sonora composta dal compositore spagnolo Javier Navarrete è convincente ed è adatta al tipo di film. Comunque l'insieme di questi aspetti fa di Riflessi di paura un buon film da rimanere a guardarlo per tutto il film.
la trama è ben strutturata, a differenza di quello che accade in altri horror remake o meno, c'è un perfetto equilibrio tra quanto viene spiegato e quanto resta irrisolto. Ottima anche l'idea del finale ambiguo ma non incomprensibile e a sorpresa non l'happy end che sembrava quasi scontata.
Ci sono dei punti che abbassano il tono generale del film, come una certa prevedibilità di fondo della trama specialmente quando si parla della famiglia del protagonista o il finale con la suora che diventa una sorta di mostro con inevitabile duello all'ultimo sangue.
Sarebbe stato più elegante omettere la violenza finale trita e ritrita che caratterizza purtroppo quasi tutti i film americani!
anche l'atmosfera del film poteva essere potenziata per conferirgli maggiore personalità e affrancarlo definitivamente dalla sua seconda faccia di classico thriller all'americana con poliziotto licenziato alle prese con un caso difficile.
In questo modo il film resta convincente ma tra alti e bassi!