In origine doveva chiamarsi "The ombre dal passato" ma poi per distinguersi dagli altri horror giapponesi hanno preferito eliminare il "the" dalla locandina.
Dire che è scontato al 100% è fargli un complimento..posso descriverlo come l'annientamento dell'originalità.
Stupenda l'attrice protagonista.Niente altro da dire.
non sara un capolavoro e vero...
ma si puo guardare.. non e noioso e gli attori non fanno pena come certi film italiani..
quindi non capisco questi voti cosi bassi, a meno che siete tutti dei critici cinematografici..
Alfredo canale, 30 anni, San cipriano d'aversa (CE).
Ma quale grande idea è stato copiato dai tailandesi.ho visto questo film e mentre lo vedevo mi ricordava sempre di più un film visto anni prima. solo alla fine mi sono accorto che era identico a shutter di un regista tailandese. questa che segue è la trama del dil tailandese del 2004: tun e jane, di ritorno in macchina da un matrimonio, investono una ragazza che muore sul colpo. presi dal panico i due scappano, senza prestarle soccorso. tutto sembra tornato alla vita normale quando invece nelle fotografie di tun, che di mestiere fa appunto il fotografo, iniziano ad apparire delle strane ombreggiature, una luce anomala, il volto di una ragazza… terrificante e geniale il colpo di scena finale, ovviamente da non svelare. esordio alla regia dei due tailandesi banjong pisanthanakun e parkpoom wongpoom che con shutter (la parola indica l’otturatore del dispositivo fotografico) firmano uno dei maggiori successi al botteghino del loro paese nel 2004, interpretato da due bravi e giovani attori ananda everingham e natthaweeranuch tongmee.anche questo è stato copiato come the ring e the eye dai cinesi