Argento è un regista che ci ha abituato ad alti e bassi, e questo a mio parere è uno dei punti più bassi della sua carriera,per di più non ha neppure la scusante di essere un prodotto a basso costo,anzi.
Molti fans non amano molto questo thriller psicologico che secondo me é fra i più riusciti di Argento. Credevo che il miglior thriller dopo "Profondo Rosso" fosse "Tenebre", ma credo che questo "Opera" mi abbia leggermente emozionato di più. La trama é davvero sensazionale, mai noiosa e divertente; la colonna sonora é davvero pazzesca, sia quella lirica e classica che le varie Main Themes (Opera, Opera Theme, Craws); poi la recitazione é davvero il massimo; gli effetti sono sensazionali; il finale non delude. In sostanza un film davvero ben diretto, che non deve deludere i veri fans di Dario Argento. Il mio vero voto é 9/10.
Da appassionato cinefilo, e grandissimo estimatore del cinema del grande Dario Argento, mi sento in dovere di difendere uno dei suoi thriller più emblematici e,allo stesso modo,più snobbati da pubblico e critica:"Opera".Tanto per cominciare, il soggetto del film è gia di per se molto interessante: la presenza di un folle maniaco, deciso a tormentare una giovane soprano al suo debutto teatrale è un ottimo spunto di partenza. Ma, andiamo avanti nell'analisi della pellicola: Dario,in "Opera",ha reso quanto mai eccellente la rappresentazione dell'incubo ad occhi aperti(come ci si fa a non identificarsi psicologicamente con Betty,la protagonista,ragazza tormentata da angosciosi ricordi della sua infanzia e inseguita dalle minacce di un pericoloso deviato);poi, c'è la presenza dello stesso assassino: secondo me fa impietrire il suo modo di uccidere la gente con indifferente ferocia davanti allo sguardo traumatizzato di Cristina Marsillach(adoro vedere quando l'assassino la lega, la imbavaglia e le mette degli spilli appuntiti davanti alle palpebre per costringerla a vedere tutto!). Poi, ci sono alcune scene culto, che rimangono molto impresse. Molti,ad esempio, hanno apprezzato(tecnicamente e cinematograficamente)solo la sequenza del film in cui la povera Daria Nicolodi viene uccisa con un colpo di pistola sparatole nell'occhio attraverso l'occhiello di una porta. E' vero:è una scena di forte impatto emotivo e di notevole impressionabilità. Ma non è mica la sola; che mi dite dei corvi che volano sotto il tetto del teatro Regio di Parma(erano tutti corvi veri!nemmeno uno finto) e si precipitano sul colpevole cavandogli un occhio?; e che mi dite del modo con cui l'assassino deve estrarre un suo braccialetto d'oro dalla gola della seconda vittima?(vi consiglio di guardare questa scena senza voltare lo sguardo o abbassare gli occhi, e vedrete!); ancora, del modo in cui il folle uccide la prima vittima(pianta un enorme pugnale nella gola del ragazzo e, con stupefacente e fredda malvagità, lo accoltella su tutto il corpo, palmo delle mani compreso). Mi piace molto anche la scena in cui l'assassino tortura una giovane seminuda sul letto, scoprendole il seno e legandola. La musica in stile rock,poi,merita cinque stelle: contribuisce senza eguali ad accrescere la potenzialità violenta di certe scene. Non scordo mai nemmeno il gracchiare dei corvi: un tormentone sonoro che consiglio a tutti di ascoltare nel film isolando,in quell'istante, la mente da ogni altra distrazione esterna.Certo, ad essere sinceri, potrebbero esserci alcune cose,in "Opera", che potrebbero apparire non proprio al top dello stile argentiano. Ma si tratta di poca cosa. Ad esempio, potrebbe sembrare troppo prevedibile l'individuazione dell'assassino(osservate bene come il commissario di polizia è interessato a Betty, quando le regala dei fiori e le chiede un autografo;non si può non iniziare a sospettare anche di lui); così come potrebbe sembrare un pò di "difficile" comprensione la lunga scena riguardante la morte del poliziotto Daniele Soave(non sembrava proprio appartenere ad Alan Santini la figura e la voce dell'individuo che uccide,da dietro una porta, la Nicolodi). Ma questi due fattori hanno così poi tanta importanza? io credo di no.Cristina Marsillach ha recitato molto bene( è anche una bella ragazza, ed è un peccato che ultimamente non stia lavorando più). Naturalmente brava anche Daria Nicolodi; Urbano Barberini, nel calzante ruolo del commissario Santini, risulta poi sul finale un pazzo molto credibile.Infine, una menzione per il finale: l'assassino,a differenza di altri thriller argentiani, quì non muore ucciso. Viene arrestato dalla polizia: anche questa è una buona idea, perchè spesso fa bene non ripetere sempre gli stessi moduli conclusivi di film così serrati. Poi, trovo molto poetico quando la Marsillach, nella immagine che chiude il film, si getta spensierata e sorridente sulle foglie del prato: è un finale di speranza per il futuro del suo personaggio,che era stata costretta a vivere,fino ad allora, in un passato poco felice e pieno di orrori.La musica lirica che accompagna il finale è bellissima, da riascoltare tantissime volte. "Opera",dunque,è da promuovere con buoni voti. Dario è grande!. Spero che anche voi, su tutto ciò che è inerente a questo suo film, siate daccordo.P.s.: per chi non lo sa, rendo pubblica una curiosità. Prima della Marsillach, il ruolo della soprano Betty pare fosse stato destinato a Giuliana De Sio.
Questo è uno dei film + innovativi e originali di Dario.Pochissimi i difetti.La trama è coinvolgente,il ritmo scorrevole,gli attori abbastanza bravi.L'idea di creare il binomio thriller-musica lirica è azzeccato e "Opera" regala belle emozioni,dall'inizio alla fine.Una colonna sonora bellissima,+ dolce di quelle a cui Dario Argento ci ha abituati.E naturalmente piena di brani di musica lirica,e persino brani hard-rockIl virtuosismo con cui Dario Argento muove in questo film la macchina da presa è notevole.Numerose le sequenze SHOCK come quella famosa dei corvi che volteggiano nel teatro e smascherano l'assassino,strappandogli un occhio.Come al solito brava Daria Nicolodi e il curatore degli effetti speciali Sergio Stivaletti.Serve aggiungere altro?Ennesimo capolavoro dell'indiscusso maestro del brivido.
Sicuramente uno dei film meglio riusciti a Dario Argento (dopo Profondo Rosso e Tenebre). Certamente interessantissimo per i numerosissimi richiami alla lirica italiana. Eccezionale per i luoghi ove è stato girato (teatro di Parma). La colonna sonora , infine, è di una melodia raffinata. Capire le perversioni mentali del regista è difficile: da dove fa nascere un bagaglio così impressionante di psicosi ? E' comunque una pellicola chiara nella trama fin dall'inizio, piena di suspence, ben articolata e non farraginosa come Tenebre. Come sempre l'autore lascia per strada tracce che permettono, all'attento osservatore, d'individuare il colpevole con immediatezza. Guardatelo, ne vale la pena.
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(7/10)
