Sicuramente uno dei film meglio riusciti a Dario Argento (dopo Profondo Rosso e Tenebre). Certamente interessantissimo per i numerosissimi richiami alla lirica italiana. Eccezionale per i luoghi ove è stato girato (teatro di Parma). La colonna sonora , infine, è di una melodia raffinata. Capire le perversioni mentali del regista è difficile: da dove fa nascere un bagaglio così impressionante di psicosi ? E' comunque una pellicola chiara nella trama fin dall'inizio, piena di suspence, ben articolata e non farraginosa come Tenebre. Come sempre l'autore lascia per strada tracce che permettono, all'attento osservatore, d'individuare il colpevole con immediatezza. Guardatelo, ne vale la pena.
Ecco un altro bellissimo lavoro del maestro Argento ke in questo film nn approfitta di certo delle sequenze splatter, dirette come sempre in modo ottimo!!!! Unico difetto un pò il finale leggermente esagerato, ma il film è cmq degno di nota da nn xdere x i fan del maestro sicuramente.
discreto thriller di dario argento, non uno dei migliori del regista, che prende in prestito la storia del fantasma dell' opera; degne di nota sono alcune sequenze di omicidi (su tutte quella dei corvi che attaccano l' assassino), buona la colonna sonora e il cast; per il resto poco da dire: per chi mastica thriller, la trama è abbastanza scontata cosi come l' identità del killer; poco riuscito il finale nella foresta; pellicola che merita 6 / 6,5
Dopo il bel Phenomena, che comunque sia dava già qualche avvisaglia dell'imminente declino, Argento mostra di avere le idee parecchio confuse, e crea un horror/thriller dignitoso nella confezione, che si presenta davvero bene, ma che improvvisamente si mostra per ciò che è davvero: un punto basso.
Intendiamoci, non parlo di un film insulso, stupido e relegfato alla peggiore monnezza trash, tutt'altro, e lo stile di Argento è pur sempre stile, ma c'è qualcosa che non va...
Innanzitutto la sceneggiatura e la regia: traballanti e insicure, piuttosto prive di mordente anche nelle occasioni d'oro nel film, che con un lavoro migliore avrebbe avuto davvero tantissime sequenze da antologia dell'horror. Cosa dire dell'enorme potenziale di scene come il volo dei corvi sulla platea, l'idea degli aghi negli occhi per (credo) due omicidi, il falso finale nel teatro in fiamme? Nulla, se non che potevano essere davvero delle bellissime sequenze, e che tutto il film sarebbe potuto essere un nuovo capolavoro del maestro dell'orrore, se solo Argento non avesse avuto tanta confusione mentale. Appunto, dicevo che è un film conbfuso. Il ritmo è altalenante, spesso non riesce a trasmettere nulla: paura, tensione, non riesce a scioccare come i precedenti film, dalle invenzioni geniali. Ci resta il gran mestiere e la conferma di stile di Dario Argento, le panoramiche del teatro, il proiettile attraverso lo spioncino, la meccanica dei delitti.
Sia chiaro, non voglio soffermarmi su fattori alla fin fine insignificanti come il fatto, che ne so, che la stilista ingoi un medaglione grande come il pugno di un bambino, nè sulla tanto decantata violenza che poi si è rivelata abbastanza ridotta nell'insieme.
Gli attori se la cavano dignitosamente, tuttavia nessuno o quasi riesce a rendere realmente la psicologia del ruolo: non sono ambizioni freudiane, semplicemente trovo gli attori poco convinti e fuori parte, anche se bisogna dire che c'hanno messo tutta la buona volontà.
Un fattore importantissimo era quello dell'atmosfera: un teatro allestito per la preparazione del Machbet era una porta aperta per il macabro e la suspence. Ma invece il film non trasmette il senso allucinante di claustrofobia e terrore che Argento riusciva a rendere anche girando la scena in una strada nebbiosa.
Ultima nota dolente: il finale. m come, dopo aver girato tutto il film in un teatro perennemente immerso nella penombra, si arriva ad un tale spirito pacchiano, con elicotteri e polizia a tutto spiano in mezzo alle montagne?
Lasciamo stare i vari significati metaforici, Opera è un film che lascia tutta l'amarezza di un occasione sprecata.
In sostanza, parliamo di un film pieno d'idee e dalla storia quantomeno affascinante, ma al tempo stesso artificioso e confuso. Peccato.
il film opera uscito nel 1987 ando bene di incassi al cinema.un film molto discusso a tratti anche troppo sottovalutato. il movente del killer ce eccome. anche se dario argento ha fatto di meglio sicuramente resta un buon film se non fosse per il finale troppo pretenzioso. da 8 pero per dario gli do 10