Ci voleva un vecchio regista con l'esperienza di Giuliano Montaldo, della scuola illustre del neo realismo italiano per rivedere, finalmente, dopo tanti anni di monnezza e becerume, un bel film italiano apprezzabile sotto tutti gli aspetti: soggetto, recitazione, dialogo, fotografia, sceneggiatura, scenografia, musica. Un film interessante, con molti spunti di verità, senza il solito sesso a go go, i gay, le lesbiche, la violenza perversa, ecc. ecc.. Peccato che se ne veda solo uno ogni morte di Papa (o cambio di Governo)!
Il film è davvero bello. Coinvolgente, mai noioso, presenta i "demoni" dell'uomo e dello scrittore con serietà e profondità. Un film sulla libertà, sul male, sul mistero dell'uomo: i grandi temi dei romanzi dell'autore russo. Convincente anche la recitazione.
Sono d'accordo con le buone recensioni scritte finora e sono rimasto sorpreso dalla qualità del film e soprattutto dall'ottima scenegiattura (cosa molto rara per un film italiano) e un buon ritmo.
Merita!!
Film abbastanza interessante ed originale. La vita dello scrittore Dostojevskij è tracciata da Montaldo con sapienza e delicatezza, delineata dai numerosi e preziosi flash back che meglio raccontano le scelte politiche ed i moti interiori del grande autore russo. La pellicola, come detto, è ben girata, impreziosita dall'ambientazione, la fotografia e la buona interpretazione di alcuni protagonisti (eccellente la prova dell'interprete dell'ispettore generale). Tuttavia, manca qualcosa per poterla definire 'capolavoro'. Il film, infatti, rallenta vistosamente nella parte centrale e i dialoghi non riescono ad avvincere più di tanto. Neppure la colonna sonora di un deludente Morricone riesce a riempire i vuoti narrativi che, ahimè, appiattiscono la vicenda, minandone la perfetta riuscita. Nel complesso, un film valido, apprezzabile, originale ed interessante, ma senza dubbio poco avvincente.