mi ha fatto riflettere su un mondo senza un organo come la polizzia.. cosa succederebbe se fossero un ristretto numero di persone a decidere le leggi... fil da vedere!!!
Un muro, filo spinato, videosorveglianza, villette, vialetti, parco per il golf, scuola, ospedale e …cimitero, nella zona c’è tutto il necessario per “vivere” separati dagli altri, da chi non ha, da chi minaccia “valori”, beni, proprietà.
Protezione e sicurezza è la parola d’ordine e i condomini di questo “mondo su misura” (tutti), devono sostenersi ed essere pronti a mentire, manipolare, falsificare, corrompere, tradire i propri cari e la propria coscienza.
Un film inteso, doloroso, angosciante, brutale e senza alcuna speranza per quella umanità che vive in quella zona meravigliosa ma orribilmente “povera” di solidarietà, pietà, altruismo, compassione…”umanità”.
In nome della sicurezza e della salvaguardia della propria ricchezza saremmo pronti a trasgredire, sbagliare e delinquere? Sembra proprio di sì.
Per il “Dio Denaro”, l’uomo è disposto, rassegnato e sollecitato a: inaridire, indurire, soffocare e consumare la propria anima.
Immagina o descrive la prossima, futura umanità?
Film splendido sconosciuto ma davvero profondo. In un mondo proiettato nel futuro, tra casette in stile California e la baraccopoli che lo circonda, il futuro dell'umanità diviso perchè incapace di comprendere i sentimenti. Solo gli adolescenti hanno ancora, con le loro crudeltà, il desiderio di confrontarsi.
Ho visto il film con i miei figli, che sono tra i 10 e 13 anni, questa sera e anche se al più piccolo ho dovuto spiegare alcune scene, il film invita a riflettere e a comunicare una speranza in modo quasi didascalico.
Non mi stupisce di essere il primo a votare questo film... non ha avuto la pubblicità che merita, nonostante il regista abbia vinto il Leone d'Oro del futuro a Venezia in quanto votato come migliore opera prima. Suggerisco a tutti di andare a vedere questo bellissimo e crudo film messicano che rappresenta bene sullo schermo la contrapposizione ricchi e poveri e le profonde ingiustizie che governano il nostro mondo. Le differenze tra ricchi e poveri in questi ultimi decenni si è acuita e per alcuni, anche da noi in Europa (vedi Padova), erigere un muro per separarsi dal resto del mondo e chiudere gli occhi sulla miseria circostante è sembrata la migliore delle soluzioni.
Ma non sempre ottiene gli effetti desiderati.
Non fa altro che aumentare la rabbia di chi è fuori da quel muro e fa vivere
nell'angoscia, quasi claustrofobica da carcere, chi invece si chiude all'interno.
Insomma un film avvincente e che fa riflettere. Non se ne può rimanere indefferenti.