Ben fatto, un Albanese credibilissimo (solita Buy invece)che ti fa soffrire con lui. Film sconsigliato per chi sta patendo la disoccupazione o il precariato come me. Un drammatico che ti lascia appeso ad un filo di speranza.
Da cinefilo accanito son arrivato a pensare che quando un film, dopo lo scorrere dei titoli di coda, prima di addormentarmi, il giorno dopo al lavoro ecc.. mi fa riflettere così, sia necessariamente un bel film..ora, nelle altre opinioni si è detto praticamente tutto, bella fotografia, location (genova) azzeccatissima così come anche la colonna sonora (arabeggiante), attori (bui + albanese) ispiratissimi x cui bravissimi, storia tristemente molto attuale, intensità drammaticità precarietà e così via...ma in questa recensione vorrei focalizzare la mia attenzione sul finale, da me inaspettato e che mi ha colpito molto..l'ho trovato molto azzeccato e molto ben fatto, a partire da quell'alternarsi delle inquadrature di parti del dipinto e dei visi di loro due, stesi a terra in contemplazione..dopo tutta quella drammaticità, finalmente, uno spiraglio di speranza..emozionante.
inoltre da questo finale vorrei sottolineare una conclusione (secondo me la principale) che si può trarre da questo film e che nn ho letto nelle altre opinioni..ovvero che la vita può prendere anche una brutta piega e può essere veramente faticosa, ma ci si può rialzare, ce la si può fare..con la "luce della propria vita"..con l'anima gemella..insieme..
["sei arrivato proprio mentre pensavo che l'unica cosa che volevo è che tu fossi qui"]... .. .
ti ringrazio, cinema italiano.
Mi è piaciuto molto questo film che affronta una tematica sociale drammatica.Ottimi gli attori, la trama e,per chi è come me di Genova, la sceneggiatura.
Forse è eccessivamente lungo e sicuramente un po lento.Un plauso, comunque, al tanto bistrattato cinema italiano.
Anche io ho apprezzato gli altri film di Soldini, come Pane e tulipani e Agata e la tempesta. Qui c'è un film completamente diverso, con una trama toccante perchè reale che molte famiglie vivono tutti i giorni, senza neanche partire da una situazione di agi come quella dei protagonisti. Anche la fotografia secondo me è bella e ben inserita nel messaggio che la pellicola comunica: la vita lavorativa di una città del nord, che poteva essere Genova ma anche qualsiasi altra, dà l'idea che se si è fuori dall'ingranaggio si arriva a non avere più un'identità, a essere il nulla. E secondo me il grigiore, il continuo flusso delle auto, il mare che si intravvede sempre, si legano al disagio interno di della coppia che sta vivendo questo momento buio.
Un film vero e onesto, come tutti i film di Soldini, con la Buy e Albanese bravissimi, che sono riusciti a uscire dai loro soliti ruoli a testa alta.