Uno dei migliori film del 2007, i quadri di Goya rappresentano tutte le contraddizioni della Spagna tra il 700 e l' 800. Non è il periodo storico, non è la biografia del pittore, ma è la società stessa, l'uomo con le sue miserie e le sue contraddizioni che vi sono rappresentati. L'uomo corrotto, approfittatore, la cieca fede nelle dottrine. La tragedia del vivere umano. Non mi soffermo sul cast, sarei di parte perchè trovo Bardem uno dei migliori attori degli ultimi decenni. Ma se ci fossero piu' registi come Milos Forman, sarebbero almeno piu' comprensibili le critiche di chi liquida questo film con due colpi di penna.
Sconvolgente... delirante... non condivido le opinioni sulla chiusura... secondo me la scena finale è un capolavoro: nel contesto storico dipinto i sentimenti si possono esprimere solo nel gesto di una mamma pazza, con in braccio una neonata trovata per strada, che tiene la mano di un ex inquisitore redento in punto di morte da cui ha avuto una figlia che non ha mai visto e che lui ha allontanato... allucinante l'aternarsi di vicende: popoli interi in balie di torture e dogmi assurdi, liberati da altri uomini che subito dopo diventano i loro carcerieri... il buono e il cattivo non esistono, il torturatore e il liberatore sono solo due facce della stessa persona; in un turbine di eventi angoscianti i ruoli si alternano senza pietà, senza umanità... DA VEDERE!
ho dato 9 per alzare un pò la media di questo film, sebbene credo che sia un film da 8.Credo che sopratutto in una epoca come la nostra,in cui la massa impazzisce per orribili e sqallidi film, questo sia se non altro un film che merita rispetto, anche perchè aldilà delle imprecisioni storiche è comunque un film che ti obbliga a riflettere.Non mi stupisce che in Italia un film come questo sia andato in onda su rete quattro in seconda serata e che al termine ci sia stato top secret che ha tentato di far dimenticare al pubblico che la Chiesa è stata responsabile di efferati delitti.Certo gli storici avevano ragione quando sostenevano che in quell'epoca si cadeva vittime dell'inquisizione più per simpatie illuministe che per simpatie giudaiche, ed è vero che sopratutto i sovrani spagnoli erano i veri responsabili dell'inquisizione spagnola, ma non si può minimizzare il ruolo della Chiesa in queste nefandezze.Comunque ritornando al film la Portman era bravissima e l'ambientazione mi è molto piaciuta.Forse effettivamente il regista avrebbe potuto approfondire il tema dell'ascesa sociale e di quello che si è disposti fare per raggiugerla.L'introspezione psicologica dei personaggi poteva soltanto essere intravista, però osservando attentamente erano accennati molti temi tipicamente europei,come il potere, la morte e sopratutto l'impermanenza.Infatti nel film tutto è caduco, destinato a non durare, la bellezza , la fede assoluta, e perfino il potere sono solo fantasmi che ottenebrano la mente umana per poi scomparire improvvisamente lasciando un vuoto assoluto.Anche don Lorenzo,religioso bigotto diventato figura importante del nuovo governo illuminista,è osannato e riverito dalle folle che festeggiano una nuova era di libertà, eppure quando tutto ritorna come prima e la Restaurazione riporta al potere i vecchi sovrani e gli stessi ecclesiastici che fino a poco tempo prima erano destinati alla ghigliottina, l'ultimo inquisitore è costretto ad avere una morte solitaria, contraddistinta dall'indifferenza umana e dall'ipocrisia.Alla fine ciò che scaturisce da questo film è solo una miriade di fantasmi, gli stessi fantasmi del titolo originale,i fantasmi dell'orrore e della malvagità ma anche di una umanità quasi vittima della storia e profondamente impotente e misera, che oscilla tra il desiderio effimero di felicità, come nel Giardino delle delizie di Bosch, e l'inesorabile destino di orrore e inquietutine, come nell'Inferno di Bosch o come negli altrettanto inquietanti dipinti di Goya.
Bellissimo film, ma la vera star è Natalie Portman, ne ha fatta di strada dai tempi di Leon!!! Interpretazione fantastica: nel corso del film si sdoppia in due personaggi diametralmente opposti ma legati dal sangue; la "cattiveria" del regista Milos Forman non permette ai due personaggi di conoscersi e finalmente creare un sprazzo di gioia e ottimismo in un film "crudele", come lo erano i tempi in cui è ambientata la storia. Una citazione va fatta anche per le fantastiche opere di Goya (che nel film rischia però più volte di essere un personaggio secondario) tra le quali vi è "La lattaia di Bordeaux", non so se lo sapete ma il regista ha scelto la Portman per interpretare Ines (musa di Goya) poichè lei è praticamente la sosia del soggetto nel quadro reale!Provare per credere, provate a trovare su Google il quadro, la somiglianza è pazzesca!!!!
Il film prendendo spunto dalle sue grottesche stampe dette "pinturas negras" racconta attraverso gli occhi del famoso pittore l'assurdità della potente inquisizione spagnola attiva fino alla fine del 1700 e la fragilità degli esseri umani. sullo sfondo scorrono 30 anni di storia spagnola ed europea. il film, gli attori, la sceneggiatura rendono godibile e credibile una storia a dir poco allucinante il cui filo conduttore è per l'appunto il grottesco. un film consigliatissimo... rimango molto perplesso sia dall'opinione del recensore che dai commenti di chi boccia questo bellissimo film, che non l'abbiano capito? ... in conclusione, se amate il cinema d'autore, andate a vedere questo ottimo film !!!