Tutti a dirmi "bellissimo questo film!!!" a me invece nn mi ha convinto del tutto...si il tema centrale che poi sarebbe la realtà è molto bello...xò, il film purtroppo è in mano agli Americani che francamente mi hanno stancato!! Di Caprio nn m'è piaciuto la Connelly neppure e poi qualcuno mi spiega xkè Arches nn sale su quel cavolo di Elicottero insieme a Salomon ed al figlio?? cmq m'aspettavo moooolto di meglio a tratti mi sn annoiato e addirittura infastidito dalle cavolate che si vedono in questa classica film americano del cavolo...per finire la durata del film (inutile dirlo:eccessiva) non mi ha aiutato ad apprezzarlo.
Un bel film che denuncia le atrocità realmente avvenute in Sierra Leone alla fine degli anni '90 per il commercio di diamanti.Il film,anche e soprattutto in questo senso,è molto apprezzabile,peccato per le scene di azione: sono poco credibili e sembrano voler fare trasparire solo l'aspetto "spettacolare" del film.
Bel film di denuncia, e per questo particolarmente apprezzabile. Qualche scena d'azione un pò improbabile e qualche pausa, per fortuna poche, un pò noiose. Unico dubbio: perchè l'orologio di Di Caprio segna sempre le otto e dieci?
Non mi aspettavo un film così ben fatto perchè non capita spesso di vedere bei film ultimamente, ma mi sono ricreduta...l'interpretazione di Di Caprio è ottima, si è confermato un grande attore come sempre!Anche Djimon Hounsou mi è piaciuto molto! il film fa riflettere sul business dei diamanti e sui bambini soldato. In finale, non comprerò mai diamanti...neanche se provengono da altre zone...pensiamo solo a livello ambientale quanto può essere controproducente!Se lo scopo era sensibilizzare le persone...beh con me ci è riuscito alla grande!Consigliatissimo!
Quando pensavamo ad un attore come Leonardo di Caprio prima di questo film, subito ci venivano in mente i classici film romantici hollywoodiani tipo "Titanic" o "The Beach". Bene, da oggi in poi ricrediamoci tutti. Perchè con "Blood Diamond" Di Caprio si è consacrato tra i più grandi attori drammatici ed espressivi del momento. è unico, mai banale e attento ad ogni piccolo particolare del suo personaggio. Leo, supportato da un grande regista (Edward Zwick) si impone per le sue capacità di attore, andando a creare nel film un "mostro" di egoismo e, al contempo, di grande umanità. Ma non'è solo il grande attore che fa il gran film. Zwick, che avevamo già potuto apprezzare per aver diretto magistralmente il bellissimo "L'ultimo samurai", crea un film denuncia, mai mieloso, mai scontato, ma anzi, crudo, freddo e spaventosamente reale. Questo è il primo film in cui Hollywood ci mostra la barbarie dell'addestramento dei bambini soldato e l'ipocrisia di noi occidentali che tanto ci disperiamo per la fame del mondo e non capiamo che, in fondo, siamo noi gli assassini, siamo noi i carnefici. La fotografia è spettacolare, pittoresca e il regista, con eleganza e rispetto, ci mostra un africa dai due volti e dalla bellezza strepitosa. Ma del film non posso che ricordare le scene di quei bambini che, spaventati, premono il grilletto del mitra che gli è stato consegnato da chi un cuore l'ha perso tanto tempo fa. Grande Zwick, grande Leo.