Finalmente un film tutto sommato "reale". Ecco dove si accomuna di più al vecchio telefilm.
Lento ma veramente ben intrecciato. Grande interpretazione di tutti.
Impordibile.
(un film da 7 ma metto 10 per alzare la media).
Vita.O meglio,umano esistere.Istanti.Tempo che scorre in uno sfiorarsi di mani,in uno sguardo.
Se gli altri registi cercano di ritrarre la vita attraverso il mezzo cinematografico,Mann insinua in un costrutto action di stereotipi e di archetipi,in una storia alla fine dei conti assai semplice,nei topoi del cinema, la vastità della vita,in tutta la sua drammatica e fulgida frammentarietà e profondità,facendo detonare il tutto.Nessun inizio.Nessuna vera fine.Ritmi che si relativizzano,si accorciano e si dilatano a seconda di come sono filtrati dalla sensibilità umana.
"Questa è finzione,guardati inotorno" dice,più o meno, Gong Li(bravissima nella sua sussurrata intensità) a Colin Farrell(particolarmente in parte) ad un certo punto.Ed ecco allora che appare chiaro che quegli stereotipi cinematografici, dietro i quali si nasconde l'umanità, sono quelli che indossiamo ogni mattina appena alzati,appena ci dobbiamo relazionare con l'esterno,identità fasulle che servono per infiltrarci,proprio come Sonny e Rico, nella società,per resistere,per tentare di sopravvivere,per non essere schiacciati,anche se questo vuol dire smembrare il nostro Io e rinchiuderlo dentro le gabbie del nostro corpo,delle nostre parole.
Vita.Sguardo.Animo.Occhi(come quelli che si vedono anche tappezzati sui muri),che vorrebbero librarsi aerei e regalarci la possibilità di esprimere la nostra essenza.Vita.Sguardo.Quello glaciale dell'algida Isabella,che di colpo si scopre fragile e pura nell'amore,quello di Sonny,perduto nell'ineluttabilità del destino,quello di Tubbs,rassicurato e poi abbandonato ad una gelida paura dal sentimento per una compagna,quello di uno spregevole cattivo che piange nel cogliere le emozioni che sarebbero potute essere e che mai saranno,ma soprattutto quello di Mann,che guarda più che riprendere,che coglie i minimi particolari,che si sovrappone allo sguardo dei protagonisti,schiuso in un respiro tanto breve quanto immenso,ma che sa anche quando le emozioni umane sono tanto profonde e forti da dover essere lasciate al di fuori di un film(come quando la telecamera si distoglie dalla faccia dell'informatore che ha appena scoperto che gli hanno ucciso la famiglia e che decide,quindi, di suicidarsi)
Vita.Sguardo.Il momento in cui l'Io e le esistenze umane si incontrano,per un brevissimo istante,nell'Amore e nella Morte.
Vita.Tempo.Fortuna.Per alcuni ci sarà.Altri saranno costretti a rientrare nell'ospedale dell'esistenza,dove non essere se stessi,dopo aver colto,anche se per un solo istante,cosa vuol dire essere felici.
Vita.
Ci sono pochi cineasti in grado di manipolare le proprie creatute in modo così personale,senza stare a pensare se il film sarà all'altezza delle aspettative,ed uno di questi è Mann!!!davanti ad un'opera del genere si può solo che rimanere esterefatti.Tale regista,nonostante alcune difficoltà quali,una trama minimale,l'uso di una licenza prestigiosa,ma scomoda è riuscito ad estrapolare una pietra miliare che trova le radici nella forza delle immagini(non si può che rimanere basiti davanti ad alcune di esse,come quella dello sguardo Di Farell sull'attico che scruta l'orizzonte,il cane zoppicante prima dell'incontro con Montoya,le gambe dei bambini nell'incontro al bar tra Farell e Li e le lacrime di quest'ultima nella prima scena di intimità ecc ecc) e nella sensualità della musica che accompagna ed immerge in luoghi multietnici per tutto il film.Mann,non solo riesce nell'impresa di far scordare il vecchio serial televisivo,ma va oltre,come solo un regista innovativo sa fare e può fare.Di lodi da tessere ce ne sarebbero a iosa,dalla recitazione di un già acclamato Fox,ad un Farell mai così ispirato,come tutto il resto del cast diretto in maniera maniacale,quasi teatrale ed infine ad un uso della fotografia e del digitale(forse inferiore per quanto riguarda l'estetica a Collateral)sublimi.Nonostante tutto questo fermarsi a catalogare tale opera sarebbe uno sbaglio immenso come accusarlo anche di scialbe dicerie,guardare Miami Vice è stato come viverlo,davanti ad alcuni temi(come le relazioni sentimentali dei protagonisti)non si può che rimanere basiti,eh si perchè,se da una parte c'è un equilibrio iniziale,dove Fox vive una relazione avviata e sicura,dal momento che i due agenti entrano in copertura,si eclissa per dare spazio a quella di Farell acerba,pericolosa per poi ristabilirsi nel finale come una magia astrale.In definitiva resta da dire che Miami Vice,non solo è immenso e completo,cosa rara in un film,ma è anche astratto per i profani,che a differenza delle altre opere di Mann,risulta essere ancor più difficile la lettura,per via di un ritmo molto altalenante e per un uso forse troppo pleonastico di alcuni aspetti.Su tutto però c'è una certezza a rincuorare tutti,Michael Mann allo stato delle cose è l'unico regista in grado di spaziare su molteplici argomenti senza mai risultare banale o superficiale grazie soprattatutto ad un approfindimento dei personaggi maniacale come uno sfondo di un dipinto"leonardesco".In conclusione auguro a tutti una buona visione di tale prodotto,con un'unica speranza,cioè quella di visionarlo senza pregiudizi e preferibilmente con la propria ragazza vicino a se,come ho fatto io!!!
Inizio perfetto,trama perfetta,interpretazioni perfette,colonna sonora azzeccatissima e soprattutto da vedere.
a differenza di altre persone che votano questo film in maniera pessima, l'unico consiglio mio è di togliervi dalla testa quelle stupidaggini dei film di natale (a volte fa bene ridere,ma non solo al cinema) e mettersi seriamente a guardare capolavori come questo miami vice.
perfetta storia che prosegue il fascino lasciato con heat e collateral,di cui questo film non è da meno (non si può classiuficare questi tre film).
inquadrature straordinarie e paesaggi favolosi fanno di mann uno dei miei registi preferiti.
e colin farrell sfoderà delle migliori interpretazioni della sua carriera, per non parlare di jamie fox. in poche parole,un film da vedere e rivedere....10
Appena visto è già uno dei miei film preferiti. Inizialmente può sembrare che la storia sia piatta, ma a grandi linee era anche ovvia... In pratica riprendeva il filo conduttore della serie Tv con i 2 agenti infiltrati. Non c'è molto altro in comune con il telefilm. Miami è torbida, le atmosfere sono stupefacenti, la notte è magica tanto quanto lo era in Collateral(precedente film di Michael Mann), le psicologie dei personaggi non sono mai state così approfondite e le scene d'azione anche se poche sono di un realismo impareggiabile. Senza tralasciare la migliore colonna sonora mai sentita per un film. Il mio parere è ottimo.
E ora... un mojito grazie!
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(6.5/10)
