Assolutamente deludente. sembra un telefilm, non c'è emozione, non c'è ritmo non c'è novità; mediocre la regia (altro che ata fedelta') e tutto il cast. inspiegabile la coppa volpi a helen mirren. e la scena del cervo? l'unico penoso tentativo di fare cinema.
questo film di Frears poteva benissimo intitolarsi più che the Queen “ The Princess ” , visto che anche se non viene interpretata direttamente sullo schermo la presenza scomodissima della principessa triste e' perno conduttore e centralita' di tutta la vicenda . Con la consueta maestria di autore Frears ci presenta un film di una delicatezza puntuale e cosparso di sapore artistico validissimo ( ampiamente previsti i paesaggi rurali e collinari fotografati benissimo , locazioni semplicemente incantevoli,tailleur e cappellini).
Se la consumata abilita' del regista ci dona comunque una confezione di tutto rispetto , e' tutt'altro che secondario il valore del contenuto , che mantenendo sempre un rigoroso stile mai fuori dalle righe e' cosparso di vetriolo .La storia del disagio reale ci viene raccontata con un proseguio di dover fare , mai di poter fare per il rispetto della memoria e della partecipazione al funerale di lady D : imbarazzi, sollecitazioni politiche, etichetta e necessita' di non sfigurare nella credibilita' del popolo fanno Diana piu' pericolosa da morta che da viva, e l'elezione di Blair a primo ministro nel periodo contribuisce ad increspare la cosa per la poca voglia di ingerenze e di consigli da parte della Corona .
Emblema del film sono i cagnolini della Queen , docili e ubbidienti al comando , frapposti al desiderio di liberta' del cervo che non accetta di essere imprigionato ma che nonostante l'ammirazione che si prova per lui si preferisce scacciare e lasciarlo sacrificare piuttosto che difendere.
Qui si pecca un po' troppo di ammirazione e unilateralita' verso la figura della Princess in quanto sappiamo benissimo che in mezzo alle sue opere di bene , il suo desiderio di uscire dalle regole era anche manifestazione di ricerca del suo piacere per dei vizi personali e per una sfrenata voglia di lusso al di fuori del controllo.
Si sottolinea in questa difesa di Diana anche il comportamento di Carlo , che nonostante tutto la difende e ne riconosce vari meriti.
In mezzo abbiamo anche del materiale di repertorio , con delle immagini della chiesa del funerale e del tappeto di fiori che i sudditi hanno portato a omaggio di Diana, e inframezzati alla vicenda ( a testimoniare che la sua presenza era catalizzante ) immagini sparse di Diana in vari momenti.
se questo film è un aiutino per scongiurare la caduta della monarchia inglese, direi che l'obiettivo che si prefigge è ben perseguito. per il raggiungimento di tale obiettivo però non sono così ottimista. è tempo di "modernizzazione" e anche gli inglesi se ne sono accorti. sono certa che la caduta della monarchia sarà tra i grandi eventi storici prossimi venturi. io scommetto entro i prossimi 10 anni... vedremo ;) comunque il film è veramente molto bello, sicuramente da vedere. Elisabetta rispecchia in pieno la personalità di tutte le regine diventate tali da giovanissime. Vive in un mondo irreale ed è schiava del protocollo.
Giusta la definizione di chi mi ha preceduto nella recensione di questo film : delicato e gradevole. Stephen Frears è riuscito a trattare un tema ancora d'attualità come la morte di Lady Diana evitando di cadere nella trappola del documentarismo o della retorica ma concentrando la sua abilità nel tratteggiare le varie psicologie dei personaggi, soffermandosi specialmente sulla figura della Regina e di Tony Blair rendendoli molto più umani e più vicini di quanto i "gossip" e i rotocalchi ce li presentino. In particolare ho molto apprezzato il travaglio psicologico della Regina combattuta tra l'onore e la "divinità" della sua figura pubblica e la compassione per una donna (sua nuora) che l'ha messa spesso in difficoltà, spesso offuscandola con sua spiccata e brillante personalità, ma per la quale provava una sorta di stima, forse di invidia per come era riuscita ad entrare, nel bene e nel male, nel cuore delle persone. Il voto per questo film premia soprattutto l'intelligenza e la sagacia con il quale il regista ha saputo soffermarsi sui piccoli particolari, sulle piccole manie che rendono anche il quotidiano di una regina molto simile a quello di una qualsiasi agiata nobildonna inglese (stupenda quando s'impantana nel fiume con la Land Rover...). Giudizio lodevole
Molto spesso siamo abituati a criticare gli altri senza capire effetivamente quali sono le vere motivazioni che spingono una persona, in questo caso molto in vista, a reagire in un modo piuttosto che un'altro. Ho trovato il film splendido, curato e ottimamente interpretato da tutti.... la Mirren toglie il fiato... soprattutto nella scena dell'arrivo a Buckingam Palace davanti al tappeto di fiori quando legge i biglietti e si gira verso la folla silenziosa... da oscar!!!!! Mi ricordo che anch'io giudicai male questo evento... questo distacco.... ma il film mi ha insegnato che nella vita le cosa vanno viste su diverse angolazioni, come al solito siamo pronti a giudicare solo per quello che vediamo non per quello che sappiamo! Bellissima anche la reazione di Blair riferita al suo staff.... Un film che merita!!
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(7/10)
