Uno dei pochi registi rimasti della "vecchia scuola" del cinema è sicuramente William Friedkin. La sua mano alla regia è sempre garanzia di una storia mai banale e recitazione degli attori sopra la (triste) media hollywoodiana. In questo film spicca su tutti ovviamente Nick Nolte, che si cala alla grandissima nel ruolo dell'allenatore di una squadra di grande fama che non riesce più a vincere, all'interno di un mondo corrotto come quello del basket universitario americano. Il film scorre via velocemente tra momenti divertenti (impagabili le sfuriate con gli arbitri di Nolte) e sequenze di basket spettacolari... per poi portarci "dietro le quinte" di una realtà "marcia" senza etica nella quale l'imperativo è vincere, costi quel che costi ed al diavolo le leggi ed i regolamenti. La conferenza stampa finale di Nolte è poi da incorniciare, lo stato dell'arte di come dovrebbe chiudersi un film, impossibile non fare paralleli con il "nostro" mondo del calcio della Serie A ad esempio, per citare Nolte: "In questo momento un bambino sta giocando su un campetto per i fatti suoi... tra dieci minuti verrà circondato da un branco di agenti, procuratori e gente come me che si prostra ai suoi piedi... perchè lui ha in mano il nostro pane futuro". Insomma un ottimo film con un protagonista strepitoso, delle musiche ben accompagnate e attori di contorno tutti in grande spolvero... come la maestrina Mary McDonnell o il ricco e sfrontato Happy (J.T. Walsh, evidentemente "rassegnatosi" al ruolo del "viscido" di turno). Aggiungo in conclusione, rispondendo all'opinione di "Cittarelli" qua sotto... il quale evidentemente del film ha visto solo il trailer, per definirlo "pieno dei soliti stereotipi" e "privo di idee come gli altri film di Friedkin"... certo bello mio, Friedkin è così privo di idee che, pensa un pò, con "L'esorcista" e "Il braccio violento della legge" ha praticamente "inventato" due generi cinematografici che hanno poi scopiazzato cani e porci, negli ultimi quarant'anni. Magari guardali i film prima di criticarli... se poi non li capisci puoi anche vederli 2 volte sai!!
Dissento appieno dall'opinione che questo luigi cittarelli dà del film.
friedkin è un ottimo regista (vedi l'esorcista,jade o il nuovo bug),e in questo film lo conferma.un film sportivo totalmente originale e fuori dagli standard,dove non si vede la classica (seppur sempre interessante) storia vera,ma il regista dimostra come lo sport può essere anche sporco e corrotto,come ha fatto il grande stone per ogni maledetta domenica,questo lo è per il basket in non egual misura come capolavoro,ma come film molto interessante,a tratti divertente,piacevole e coinvolgente.
in conclusione un film davvero piacevole,che merita sicuramente attenzione e non una semplice e banale critica di uno spettatore a cui non è piaciuto...
Solito film sportivo con tutti i soliti banali stereotipi, dove regna la povertà di idee di gran parte del cinema di Friedkin.
Un film inutile sul basket, anche se le scene di gioco sono dirette con competenza. Ma solo quella. Il resto è la solita robaccia.