Una storia senza senso, un film inutile. Da salvare soltanto l'interpretazione di Daniel Auteuil e di Juliette Binoche. Ma il mondo del cinema di questi film può farne a meno.
Ho visto di recente questo film di produzione francese-italiana-austriaco-tedesca. Sono rimasto sconcertato. E' indubbiamente interpretato bene da Daniel Auteuil e da Juliette Binoche, ma è troppo lento, una storia senza senso, oserei dire un film quasi inutile.
Assurdo, pessimo, lento, insulso e molto incredibile (nel senso che alcune situazioni sono fuori dal normale comprendere). La conferma che a Cannes + sono film assurdi + prendono premi. Voto 1 ma da leggere -10
Più che dare una mia opinione sul film, che in ogni caso mi ha colpito, soprattutto per l'interpretazione di Daniel Auteil, e anche se il finale mi ha spiazzato e mi ha lasciato a bocca asciutta, vorrei chiedere se qualcuno mi può spiegare se tutto il film è da vedere in chiave simbolica (sensi di colpa che riaffiorano ? E perchè proprio dopo tanti anni ?) oppure se realisticamente i personaggi ricevono videocassette , si sentono spiati, vanno alla polizia, la polizia inizialmente non li aiuta, poi la denuncia si circostanzia maggiormente quando il figlio sparisce (ma non si trattava di rapimento bensì di assenza volontaria del figlio), insomma ci deve essere una chiave perchè altrimenti tutta la suspense è ingiustificata, mi sento come se all'ultimo secondo il regista avesse deciso che nessun finale gli interessava e lasciasse un'incompiuta. Siamo davanti ad un Blow Up ? niente è quello che sembra, bisogna guardare i particolari per capire il quadro nel suo insieme etc ? Proprio strano, mi è piaciuto ma non lo capisco; e poi non capisco il suicidio di Majid. E il figlio che va da George e lo minaccia di spifferare a tutti cose non piacevoli, è anche lui da vedersi in chiave simbolica, non come reale persona? Ed è ancora lui che va a parlare con i figlio di George fuori dalla scuola ? Insomma d'accordo che tratta dei problemi di crisi di coppia, crisi preadolescenziale, razzismo, ma mi sembra un puzzle cui mancano alcuni pezzi.... aiuto ????
L’opera di Michael Haneke è un manuale di: Sociologia della cornice. Ogni “frame” un particolare da guardare ed osservare attentamente, bisogna essere svegli per gustare questo capolavoro. A nessuno è permesso vivere senza sensi di colpa. Siamo chiamati a recuperare l'umanità perduta.
Nell’ultimo lavoro di Abraham B. Yehoshua “Il responsabile delle risorse umane” Einaudi, si legge: “Anche le piccole colpe possono avere un potere terribile.”