Un gioiello, non trovo altri aggettivi per definire il lavoro del regista e dei suoi collaboratori, storia arcinota e giustamente rallentata per consentirti di apprezzare la ricchezza delle immagini e la stupefacente fotografia. La scena dei condannati a morte, vale il biglietto di ingresso. Nulla da dire sugli interpreti, già notoriamente apprezzati, Chow Yun-Fat non inferiore alla sempre grandissima Jody Foster. Un vero lavoro di cesello per scenografie e costumi di rara bellezza e buon gusto, chi ama il Cinema con la C maiuscola, non può non apprezzare questo film. Niente di nuovo, ma assolutamente impeccabile in ogni suo aspetto.
E' una storia che tocca il cuore. Il re ha due cuori: uno per il Siam, il suo paese, e da esso nasce la determinazione negli sguardi, nele azioni. L'altro è per più piccola delle sue figlie, con cui ha un rapporto d'amore paterno invidiabile e da cui dovrà staccarsi quando lei morirà. Una parte del suo cuore si spezza e va con la piccola nell'aldilà.
Lei è la tipica donna inglese, che non concepisce mondi diversi dal suo, ma che impara ad amare la terra che la ospita e l'uomo che la governa.
E' un film che esce dagli schemi, che segue il filo della trama creata per dare un senso a ciò che si vede e non si comprende.
Non ci sono storie d'amore compiute e il finale non è ciò che ci si aspetta.
"Anna and the King" è un film che lascia un segno nel cuore e nella mente chi lo guarda.
"Anna ha donato la sua luce al Siam", ma ella sa che non può restare, che è troppo diversa per quel mondo che ha imparato ad amare.
Lo consiglio a tutti, perchè è una fiaba tratta da una storia vera.
Due mondi completamente diversi che arrivano ad apprezarsi, pur mantenedo le proprie peculiarità, grazie all'intelligenza e cultura di un'insegnante dell'epoca vittoriana e di un Re la cui apertura mentale e saggezza, non gli impediscono di carpire il meglio di una cultura molto diversa dalla sua. Bravissimi i protagonisti, non solo la Foster, ma lo stesso Chan Yun-fat e gli altri attori brillano di luce propria. Molto curato anche il linguaggio, per non parlare dei paesaggi. Le ricostruzioni storiche sono state curate nei particolari, gli stessi costumi sono impeccabili. Gli ingredienti ci sono tutti per la riuscita di un buon film: amore, ideali, paesaggi esotici, complicità, rispetto; questo permette di sorvolare sull'eccessivo buonismo coloniale, e sul fatto che un re orientale dell'800 per quanto saggio sia, possa accettare pienamente le opinioni di un inglese per di più donna.
Regia spettacolare curata nei minimi dettagli; una scenografia maestosa e una fotografia eccellente; colonna sonora superba....insomma un bel pò di soldini spesi. eppure il film non riesce mai nell'intento di portare in vetta la sfera emotiva; a parte la toccante scena della decapitazione dei due innamorati clandestini, l'avvicendarsi delle scene assume una certa piattezza (soprattutto nella prima parte).
magistrale il cast degli attori che riece comunque a tenere in piedi la storia senza che morfeo ti prenda fra le sue braccia (non c'è mancato proprio tanto!)
...probabilmente i cinema sarebbero sempre pieni. Eccellente storia, ambientazioni a dir poco spettacolari e storia-dialoghi da farti brillare gli occhi anche solo al minimo ammiccamento della magistrale Foster (attori comunque tutti in parte e di altissimo livello).
Forse qualche incoerenza qua e là, ma poca cosa in confronto al lavoro, anzi capolavoro, di sceneggiatura.
Da consigliare a tutti.
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Se l'amore fosse una scelta, chi, chi mai sceglierebbe un dolore così grande?