E' un piacere recuperare un po' di sano romantismo e dimenticare le brutture del mondo e della cinematografia d'azione attuale. E' bello sapere che accanto a film di mera violenza, di mero sesso o di meri sesso e violenza, vi siano ancora dei film da guardare e, per di più, con dei bravi attori, dell'eccellente fotografia e dei dialoghi curati, (possibilmente non in aramaico!).
Nelle “Le pagine della nostra vita” il figlio furbastro dell’indimenticato Cassavetes violenta la memoria della misura sentimentale paterna costringendo spettatori e parenti (in questo caso la madre) ad una lagnosissima abbuffata di buoni sentimenti triti e ritriti.
Il filo conduttore è il racconto che un anziano marito fa alla ormai svampita moglie, la povera Gena Rowlands, che esprime con la sua partecipazione al film del figlio quanto grande possa essere l’amore materno. L’ambiente è una clinica per la terza età americana imbottita di infermiere grasse nere e di medici isterici che perdono continuamente il battito dei propri pazienti.
Fra pannoloni, enfisemi e prostate ingrossate si dipana il racconto della vita dei due: lui, un giovanottone con l’aria sostanzialmente ebete, che per stupire la sua bella non trova di meglio che sdraiarsi per strada agli incroci di notte. Lei, ochetta giuliva, amoreggia per una estate con lui, finchè la madre cerbera ed il padre burbero, a metà fra un capoclown ed il Macellaio di Gangs of New York (ah..Scorzese! ) non decidono di proporgli come marito un bel rampollo ricco, intelligente e aitante.
E’ evidente che la proposta dei genitori è quanto di più sensato si possa presentare agli occhi delle bella e che 99 donne su cento avrebbero lasciato che il boscaiolo si spiaccicasse liberamente non appena il traffico agli incroci fosse aumentato con l’ avvento della motorizzazione….Ma no! La nostra eroina punta diretta al falegname, all’ aspirante Geppetto, che nel frattempo, preso dalla parte, si è fatto crescere una barbetta alla S.Giuseppe, che aggiunge mortificazione alla sua sconcertante espressione.
E fra voli di cigni, di oche, di folaghe ed altra cacciagione di varia taglia, i tramonti americani duettano con il tramonto della vita, fra alzate di ali e Alzaimer di madri.
Il nostro falegname assume l’aria assopita e ispirata di chi la sa lunga e non demorde davanti alla prima avversità, trasfigurandosi in una specie di Forrest Gump con ascia e pialla. Da cui il sospetto che Forrest Gump sia in realtà la traduzione inglese di FoppaPedretti.
L’eroe ristruttura con le sue mani la casa dove giovanetto aveva consumato sia il primo amplesso con la sua amata, che le ultime resistenze degli spettatori, trasformando la catapecchia nella copia perfetta della fattoria del Mulino Bianco Barilla, linda e pinta, completa di lettini per i bimbi e sedia a dondolo per il nonno. E vince lui. Si sposano e prolificano all’infinito.
Il film è il racconto di questa storia, letta e riletta dal marito alla moglie perché lei non abbia pace e non possa dimenticare il suo errore giovanile nemmeno con l’aiuto della sopraggiunta smemoratezza senile. Glicemia alle stelle davanti a questo fiume di melassa, tintinnio di dentiere in sala, cukident a dura prova.
Che questo Cassavetes figlio d’arte sia veramente il pargolo diabolico di Rosemarie’s Baby?
Il film l'ho visto varie volte e mi piaciuto molto...ma qualcuno si ė reso conto che nelle foto dell'album non c'ė Noah ma l'altro? E che lui si finge Noah pur di farle ricordare il suo passato? Rivedetevi con calma la scena
Cosa vi posso dire, ho rivisto la mia vita. ho vissuto l'amore che vivo da 31 anni con mia moglie, da ragazzi ad adulti a genitori. ce lo siamo giurati per sempre e per sempre sara', il nostro e' stato proprio come il film. auguro a tutti di viverlo
Sembra provocatoria la mia domanda, ma alla fine risulta la mia sintesi del film.Non si riesce a cogliere nessun contenuto sostanziale se non l'esistenza di Dio che ascolta mentre anche i protagonisti ascoltano la loro vita interiore.Ma qual'è, alla fine, la vera storia?O forse sono due storie? ........... troppo lontane tra loro e troppo lontani anche i protagonisti (sarà un fatto di sinergia o di attori e ruoli approssimativi).L'Amore poi non si può limitare a delle circostanze.Bravissima lei, l'unica che si salva.