Ciao ragazzi.
debbo dire che non posso fare altro che scatenarmi in un duplice applauso: a salvatores per aver realizzato un ottimo film (non ai livelli di io non ho paura, ma quasi), intenso, difficile, impegnativo; e a lucio di parma che qui sotto, nel suo commento del 22 ottobre ha interpretato perfettamente anche il mio pensiero. della serie: quo vadis babies? la verità è che ormai ci si accontenta di lasciarsi lampeggiare negli occhi degli effetti speciali (tra l'altro: chi ha detto che ci si diverte? io alla visione -forzata da un amico- dell'ennesimo harry potter mi sono addormentata a metà del primo tempo)perché "dobbiamo avere entertainment". come se divertirsi non potesse andare a braccetto con il pensare. quo vadis baby? è un film non per tutti, perché ormai oggigiorno, specie per le più giovani generazioni, pensare e impegnare un momento il cervello in qualcosa di più sfidante di amici di maria de filippi risulta difficile e faticoso, e questo film non è amichevole, né ruffiano: ti sbatte in faccia la sua cupezza, la sua forza, la sua intensità, e se non sei preparato ci si rimane scottati. quanto piacere e quanto godimento estetico ed intellettuale la gente si perde per pigrizia mentale!
forse tanti giovanotti (e non giovanotti)qui con il voto da 1 o 2 facile dovrebbero armarsi un po'più di santa umiltà e prima di andare a vedere cinema vero esercitarsi un po'di più con qualche buon libro classico(se riescono ad arrivarvi infondo, il che non è detto)sennò poi coi film che fanno lavorare il cervello e tutti i sensi (sì anche l'olfatto-- avete mai sentito l'odore di bologna - o di qualsiasi città- sotto la pioggia? io in questo film l'ho sentito) ci si annoia...
bah, merita un 8 perché non è il miglior salvatores, ma gli dò 10 per alzare la media, perché una media 6 a questo film lo ritengo un'ingiustizia se non una vergogna.
e poi la panoramica su bologna con il grandioso "impressioni di settembre" in sottofondo dell'inizio film merita da solo il biglietto.
due notazioni finali: giovanotti belli, ma voi lo sapete chi sono i pfm? notazione due: la baraldi recita bene.
Vorrei spezzare una lancia a favore di Salvatores.
Un buon film, atmosfere cupe ma ben fatte, giochi di riflessi, psicologie ben delineate.
Film chicca per i cinefili, visto che le chiavi interpretative del noir risiedono nelle citazioni di due film, Ultimo Tango, e M di Lang.
Angela Baraldi, che donna e che attrice!
Giorgia e' una quarantenne, investigatrice privata, che dello scoop, del gossip e dei frugali scatti fotografici ha fatto l'unica ragione della sua
esistenza.
Il resto sembra non esistere (a parte le interminabili sigarette e i fumi dell'alcool che le annebbiano la vista).
Una densa coltre di smog che per ben sedici anni ha offuscato anche il ricordo della giovane sorella, morta suicida poco piu' che ventenne.
L'improvviso recapito di un pacco regalo, da parte di un amico, risvegliera' in lei il desiderio di conoscere piu' a fondo la sorella Ada: la sua vita, le sue passioni, i tormenti e il grande sogno di sfondare come attrice nel mondo dello spettacolo.
Il puntare l'occhio della telecamera sulla vita privata dei propri clienti, generera' in lei un processo inverso.
Parte cosi' una lunga e appassionata introspezione che la condurra' a rivedere tante convinzioni date per assodate, a riscoprire tante sensazioni che appartenevano al passato, a rivivere emozioni che parevano scomparse, logorate dall'incessante e vuoto trascorrere degli anni.
Basandosi sulla storia tratta dal libro omonimo di Grazia Verasani, il regista milanese Gabriele Salvatores ci porta in una Bologna molto dark, poco illuminata dal sole e piu' spesso rinfrescata da una pioggia che sembra solo voler lavare dalla mente dei protagonisti il peso delle loro coscienze e i tormenti
del proprio passato.
Giorgia, la donna inerme, dalla vita sbandata e senza affetti, in realta' e' molto piu' forte di quanto appaia.
E' come " il fiore che per germogliare ha bisogno che il seme muoia".
La morte di Ada non e' stata vana. Il sacrificio familiare non e' stato inutile.
"L'assenza - si dice ad un certo punto del film - e' la causa di tutto".
Lo e' stato anche per Giorgia che, dal vuoto di un affetto, ha saputo risorgere ad una vita nuova, piu' serena e piu' fiduciosa.
... una specie di thriller cupo, ma non tanto per le atmosfere ed i colori (seppure ci sia sempre molta oscurità nella storia e nella Bologna descritta), ma direi esistenzialmente cupo...
nel complesso l'ho trovato non del tutto compiuto o espresso al meglio (però a due mie amiche è piaciuto moltissimo), ma comunque un film che merita...
brava Angela Baraldi come protagonista, non tutti allo stesso livello gli altri; ottimo un cameo di Bebo Storti.
voto medio tra il mio e quello delle mie amiche
voto 8. noir al femminile con una grande carica di suspence. ci voleva un film così...questo genere di film è snobbato in italia a differenza della francia. bravo salvatores. i personaggi violenti nel perlare e nel fare nascondono una grande fragilità interna. brave le attrici e grande burruano nel parte del capitano.un piano sequenza finale di 6min ti rivela il dilemma della sorella incollandoti allo schermo. unica pecca...le scene di sesso(un pò scontate). la chicca è invece il continuo riferimento a film e a citazioni cinefile del passato. per me sto film fara' strada.
pagina 2 di 13
(6/10)
