l'ultima fatica di marco tullia giordano è davvero un film dal buonissimo contenuto e contraddistinto da una regia molto accorta.il film mantiene per la sua intera durata un pathos costante e buonissima è la prova del bambino protagonista del film, come di alessio boni che non è un bell'uomo solamente,ma un grande attore.il viaggio di ritorno in italia rappresenta l'odissea degli emigranti in italia vista dagli occhi innocenti di un bambino di dodici anni:quindi il regista insieme allo sceneggiatore rulli prende le distanze da qualsiasi presa di posizione nei confronti del fenomeno immigratorio nei confronti della nostra bella italia.davvero un bel film che conferma il regista dei cento passi uno dei migliori in circolazione non solo a livello italiano ma addirittura a livello europeo a mio avviso modesto.un bell'8 dunque per questo film!
Film bellissimo e capace di dare forti emozioni. E fa capire che non è mai facile capire dove sta il bene e il male, specialmente quando ci si mettono in mezzo la miseria e le difficoltà, enormi, degli emigranti, di cui noi, tutti figli del benessere, non abbiamo una idea.
Secondo meil film vuole far capire nn bisogna fidarsi delle xsone estranee.infatti 2 giovani rumeni k sembravano amici del protagonista (sandro) lo tradiscono x i soldi e scappano.poi xo sandro riesce a rintracciarli e parte x andare a trovarli scoprendo k la sua amica alina è stata costretta da radu(k nn era il fratello,cm si crede,ma il gestore della vita della ragazza)a darsi alla prostituzione.1 cs deludente è il finale xk trpp aperto, ma le cs + deludenti sn la canzone d eros ramazzotti e il panino k costa 3e.. bella