Quando sei nato non puoi più nasconderti
In concorso al prossimo festival del Cinema di Cannes, "Quando sei nato non puoi più nasconderti" è il primo film di Marco Tullio Giordana dopo il successo ottenuto con "La meglio gioventù".
Film dal respiro più corto rispetto al precedente del regista milanese, tratta del problema dell'immigrazione clandestina in Italia. Lo fa tramite gli occhi di Sandro (Matteo Gadola), un ragazzo di tredici anni di Brescia che durante un viaggio con il padre (Alessio Boni) e un amico del padre (Rodolfo Corsato) cade inavvertitamente in mare senza che il padre se ne accorga. Dopo aver rischiato di morire, viene ripescato da alcuni extracomunitari che si trovavano su una carretta del mare per raggiungere le coste italiane. Sulla nave, Sandro, conoscerà le terribili condizioni dei clandestini e stringerà un'amicizia con due di loro. Si tratta di Radu e Alina che - una volta giunto in Italia dove l'aspettano i ricchi genitori - tenterà di portare con sè a Brescia, ma si scontrerà con la ferrea logica della legge e della burocrazia.
Nonostante in alcuni punti la narrazione di Giordana - corroborato dagli scrittori Sandro Petraglia e Stefano Rulli - possa sembrare un po' fuori dalle righe - come nel caso dei due "traghettatori" - il film - come tradizione dello stile del direttore - rimane caparbiamente avvinghiato alla realtà e al senso del vero. Ne sono testimoni le scene nei centri di accoglienza o la veridicità delle reazioni dei personaggi che si verificano all'interno della famiglia di Sandro. Anche il finale, pur in un' atmosfera di straniante irrealtà, creata ad arte da Giordana nelle lunghe riprese della ricerca di Alina da parte di Sandro in una sorta di bolgia dantesca all'interno di un edificio abbandonato della periferia milanese, si ispira - purtroppo aggiungiamo noi - alla tragica verità della cronaca.
Giordana - però - non si limita a ragionare sul problema dei clandestini ma, affidandosi al particolare punto di vista di Sandro, vuole anche metterne in evidenza l'impatto che l'esperienza vissuta ha sul ragazzino alle soglie della pubertà. Ed in questo intento riesce molto bene grazie anche alla bravura del giovane Matteo (scelto dopo molti provini effettuati tra tredicenni bresciani) capace di evidenziare la crescita interiore maturata dopo l'infausta avventura.
Buono il cast dove, oltre a Matteo Gadola, segnaliamo Michela Cescon (la madre) e due attori che già avevano fatto la fortuna del precedente film di Giordana: Andrea Tidona ed Adriana Asti.
"Quando sei nato non puoi più nasconderti", è anche il titolo del romanzo di Maria Pace Ottieri a cui il film si ispira, ed è la traduzione del nome di uno dei migranti incontrati dal piccolo Sandro.
Daniele Sesti
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