discreto, perchè il jazz è amore, passione, emozioni, vibrazioni, per me' al dispra degli ingannevoli, variabili, possesivi, amori e passino terrestri.
Buono. Mi è piaciuto,anche perchè fa riflettere: il che non è poco nel grigio panorama produttivo. La musica si ascolta volentieri perchè non eccede la storia. Tutt'altra cosa rispetto a fruastuoni insopportabili di suoni ed effetti speciali che ti rinciulliscono gli occhi e le orecchie. La contrapposizione fra chi riesce ad emergere per talento naturale e chi e invece non ce la fa nonostante impegno ed applicazione è un classico della vita. Bravo Pupì.
Davvero un gran bel film! C'è tutto Avati con la sua malinconia, la sua ironia, la sua capacità di parlare di amicizia, di amore e del tempo che passa portandosi appresso la gioventù. Davvero un film da rivedere.
nostalgico come tutti i film del regista, è,secondo me, anche un'amara riflessione sulla caducità dell'amicizia :cosa resta, infatti,del rapporto fra Gianca e Nick ? solo gelo! il film è, comunque, struggente e bellissimo.
In un racconto molto leggero si toccano i temi dell'amicizia, dell'amore, del talento e, perchè no, dell'invidia.
Alcune figure sono forse scontate, altre hanno un po' troppo accennati i caratteri della caricatura.
Tutto sommato però il film scorre bene, con alcune simpatiche trovate, tra le quali il "file rouge" delle comete, che si avvicinano ed allontanano, marcando la storia dei protagonisti.
Si arriva in fondo al racconto quasi senza accorgersene e questo è certo un buon segno.