"Ladies in lavender" è un film difficile da scordare. In primo luogo per la fotografia e per l'ambientazione: I colori sono smaglianti e delicati nel contempo. Gli abiti veritieri e perfetti nel contesto. Ma soprattutto non dimenticheremo facilmente la recitazione delle due interpreti che ci danno una grande lezione di bravura e di impegno . La professionalità emerge subito con forza, con decisione. Le due attrici protagoniste si impongono con naturalezza ed eleganza recitativa sorprendenti. Non sembrano proprio recitare: noi viviamo la vicenda così profondamente sino a soffrire insieme a loro, partecipando alle loro emozioni, alle loro delusioni, al loro sogno impossibile.... Tutti hanno bisogno di amore, tutti a tutte le età, senza vergogna, senza timori...con dignità ed umanità. Il film è delicato senza essere perfetto. La recitazione delle protagoniste compensa ogni carenza e dopo la visione del film lo spettatore ha il cuore carico di emozione e ci si sente felici!
Non dimenticheremo facilmente gli sguardi delle due attrici nel ruolo delle sorelle mentre la vita scorre rapidamente portandosi via sogni ed illusioni, speranze e passioni.
Ma rimane il piacere di un ricordo, un ricordo personale, da custodire con amore e dolcezza nel profondo del cuore sino all'ultimo: un segreto bellissimo, un sogno impossibile!
Almeno per poter dire: ho vissuto!
Quanto abbiamo bisogno di attori così bravi e di scrittori così sensibili!
Mi associo a tutti i pareri positivi su questo film delicato e intenso. Nello sconfortante panorama cinematografico attuale, pieno di violenza, serial killer e ritmi al limite del subliminale, films come questo meritano, a mio avviso, recensioni più generose,senza contare che essere un poco sentimentali o di una certa età non significa necessariamente essere spettatori di serie B.
Anche io, per caso, ho visto questo splendido film in tv, e ne sono rimasta affascinata,coinvolta senza neppure rendermene conto, tanto che alla fine del film mi sono sentita spaesata e malinconica nel ricordare la bellissima Cornovaglia. Mi sono innamorata della Dench, tanto da metterla al primo posto tra le mie preferite! Film adatto sicuramente a chi ha un animo delicato e sensibile, a chi ama il bello ma non all'effimero! Lo ricordero'!
uno spreco di maggie smith e di judy dench. qualsiasi cosa le due facciano è marmo, c'è poco da fare. anche a me è parso un fiume raffinatissimo di cose (purtroppo) non dette. si avverte in ogni cespuglio che la storia di ursula è molto più lunga di quella raccontata. sembra quasi che il regista abbia voluto, dato il mestiere, raccontare attraverso le immagini. e la musica. chi può dire quanto fosse quindi necessario liberare verbosamente i tormenti di ursula, o rivelare a tutti chi fosse olga e quali le sue vere intenzioni, quale la sua paura e perchè la decisione di fuggire via.
siamo avvinti, purtroppo, come lo siamo sempre da paesaggi come quelli che si vedono e da momenti lirici altissimi come la meditation di massenet di fronte ad un mare di perla. i momenti simili, tutto può passare in secondo piano, anche una trama e una sceneggiatura come si deve.