Un film interessante che con la storia di due piccoli commercianti fa capire appieno la serietà dell'orrore del fascismo senza per questo dover per forza mascherare la "grande catastrofe".
Hai ragione, Lorenzo. Ma il mio non era un insulto, e neanche gratuito. Però in effetti riconosco di aver usato l'aggettivo sbagliato. Muccino non é un idiota: ci mancherebbe, con gli incassi che fa. E' più che altro un assassino, perché i suoi film, che qualche critico ha anche paragonato a Truffaut (sic), sono furbissime operazioni ammazzacinema che non aiutano certo a migliorare gli involgariti gusti del pubblico odierno. In un certo senso sono anche peggiori degli esiti di Vanzina & Co, i quali fanno me**a e la fanno dichiaratamente. Prendono cinicamente per i fondelli lo spettatore facendogli credere alla rinascita del cinema italiano, che sta ben in altri film. Prova a vederti - se non l'hai già fatto - le opere di Benvenuti, Calopresti, Ciprì e Maresco, Soldini, Pozzessere, Piavoli, e capirai perché Muccino é spazzatura.Comunque mi scuso per la svista: non é un idiota, é un sabotatore del cinema italiano, un furbissimo, e un astuto ed abile involgaritore dei gusti del pubblico italiano medio.
Una buona riuscita, un segnale di ripresa per Scola nel panorama del cinema italiano. Tornano con lui alcuni dei collaboratori di sempre, Trovajoli alle musiche, Scarpelli alla sceneggiatura. E il film, benissimo interpretato da Castellitto e Abatantuono, é una piccola perla, una boccata d'ossigeno nell'epoca in cui trionfano idioti come Muccino.Consigliato.