Visto ieri al Sarajevo Film Festival e scelto un po' per caso. Era proiettato all'aperto, con 10 gradi di temperatura e in seconda serata, all'una di notte avrei voluto non finisse mai...
Una specie di "America oggi" di Altman, un po' meno crudo e un po' piu' moderno.
Strepitoso!
Questo film lo definirei "particolare", sicuramente un film che merita di essere visto. Parte dalla tesi che in città si vive isolati in mezzo a milioni di persone e da lì si sviluppa un intreccio tra i personaggi sicuramente irreale ed assurdo ma che ben fa capire il messaggio che in fondo il "mondo è piccolo". Quindi puoi ritrovarti a rapinare due volte la stessa persona, a mettere sotto uno che potrebbe essere un poveruomo ed invece è un trafficante di persone, il polizizotto buono che spara a freddo ad un poveraccio e quello cattivo che rischia la vita per salvare una persona. E' decisamente un film che ti lascia perplesso ma che ti stimola a capire che la realtà forse non è così semplice come la viviamo e che ognuno di noi non deve giudicare gli altri per le loro azioni. Secondo me è un film che si voluto misurare con l'intreccio delle nostre vite e che noi viviamo senza capire che ogni nostra azione ha delle consuguenze delle quali forse non ci immaginiamo, per esempio incontriamo un autostoppista che non carichiamo e magari quella notte muore di freddo e non ce ne rendiamo conto. Siamo tutti collegati secondo l'autore di questo film e forse è vero. Un tema interessante e credo poco sviluppato in altri film e per questo merita un pò più della media, se non altro per la novità. Poi un cast veramente alla grande ed un ottima regia, da Oscar.
Questo è il capolavoro degli anni 90,un film sulla coppia in crisi che,non riuscendo più a raggiungere l'orgasmo,prova a immergersi nella tecnologia cercando alla fine di morire godendo.Senza riuscirci.
La visione di CRASH non ha deluso le mie aspettative (continuo a ritenere Cronenberg un genio pericoloso). L'autore di" La Mosca "e "Il Pasto Nudo" ha saputo ben coniugare tre ossessioni contemporanee, il SESSO esasperato, l'ORRORE, e l'attrazione per la MORTE. CRASH è un film scrupolosamente scientifico dal quale si evince una morbosa attrazione per i fatti. Cronenberg filma corpi e macchine, corpi dentro macchine, corpi contro macchine; le ferite dei corpi dopo gli incidenti diventano la cartografia di una pratica che solo nella contorsione delle lamiere trova la sua formulazione teorica. Grande.
Film discreto, ma non abbastanza complesso da meritarsi un Oscar.
Mi è piaciuto molto il modo in cui vengono presentati i personaggi: non esistono né buoni né cattivi, ma ognuno racchiude in sé il bene e il male, pur essendo convinto di agire sempre per il bene.
Viceversa, il tema del razzismo è stato trattato in modo lacunoso e superficiale. Infatti, vengono ribaditi sempre i soliti concetti, peraltro piuttosto banali: neri, bianchi, ispanici, gialli, mediorientali, pellerossa in lotta tra loro. Tuttavia, trovo che il razzismo sia fondamentalmente la “paura del diverso”, che riguarda molti aspetti della vita: il colore della pelle è solo la punta di un iceberg. Questo non emerge più di tanto nel film.