Vabé, sarà una cavolata, sarà umorismo semplice, sarà tutto quello che volete... però film più divertenti di questo non ce ne sono !
PS: indimenticabile la chicca dell'imitatore di Franco Franco buttato fuori dalla finestra, all'epoca tra Franchi e Ingrassia i rapporti erano piuttosto tesi.
Seconda regia di Ciccio Ingrassia (dopo Paolo il freddo) ma stavolta senza il compare Franco con il quale aveva di nuovo avuto un attrito (e al quale riserva, purtroppo, una cattiveria inaspettata facendo volare dalla finestra un tizio che imita proprio Franco). Così eccolo da solo, con la sua Ingra Cinematografica da poco messa in piedi, a produrre, dirigere e interpretare quello che ormai è considerato un vero cult movie, non tanto nella filmografia “solista” di Ciccio ma di tutto il cinema “demnzial-comico” italiano. Ancora prima del rifacimento parodisticio americano (Riposseduta, con Leslie Nielsen uscirà solo nel 1990 ma avrà come protagonista la Linda Blair del film capostipite) il film di Ciccio arriva giusto in anticipo sui tempi e su tutti riuscendo a battere il ferro finchè è caldo visto che il capolavoro ineguagliato di Friedkin era uscito solo da pochi mesi (nonostante L’esorcista sia del 1973, per il suo scandalo annunciato uscì in Italia nella stagione 1974/1975, classificandosi primo nella classifica di casa nostra davanti a C’eravamo tanto amati e Fantozzi). Ingrassia spiega, in un intervista rilasciata a mamma Rai, che l’idea gli venne dopo avere visto il film americano e che quell’Esorcista poteva essere storpiato facilmente in The Exorciccio, un idea tanto semplice quanto bizzarra, ingenua ed efficace. Pensate che molti hanno visto The Exorciccio perché fa ridere e non il film originale che fa paura. Questo la dice lunga su un film che merita un posto d'onore nella filmografia del cinema di genere italiano.
Girato nelle cave di Mentana e in un villino fuori Roma dello stesso regista-attore, The Exorciccio annovera un cast che, a parte Banfi e Perego, conta il meglio dei caratteristi del nostro cinema più popolare: Gigi Bonos nel ruolo di un medico tedesco finto svizzero, il mitico mostro di cinecittà Salvatore Baccaro, lo squinternato Jimmy il Fenomeno che qui compare, forse per la prima e unica volta, come Origine Soffrano cioè il suo vero nome. E ancora Tano Cimarosa nei panni di un siciliano rivale di Banfi e Ubaldo Lay (famoso per essere stato il tenente Sheridan nell’omonima serie tv) qui al suo ultimo film.
Diverse le scene da ricordare: quella mitica dell'esorcismo, parodia perfetta del film di Friedkin (dove appare, nei panni della madre baffuta, il mostro Baccaro che da un cazzottone a Satanetto scoppiando in una risata trucida e bestiale); la canzone cantata dal buon Ciccio: “l’esorcì, l’esorcì, l’esorciccio vado in Cina e in Canadà! l’esorciccio pure il re e il maragià! L’esorcì, l’esorcì, l’esorciccio ma se incontro quello là, lo sbircio, l’allaccio, lo straccio, l’agghiaccio, bisticcio, lo scoccio, l’arriccio, lo sbuccio, lo faccio nericcio e lo caccio, ecco che fo… tolgo tutti dall’impiccio perché son, perché son, perché son l’Esorciccio"; la ballata del grande Lino che si scatena con un rock 'n roll sanguignolo-pugliese da paura. La scritta finale "The Exorciccio" sancisce il lascito immortale di un cult.
Era tanto che non vedevo uno di questi B-movie italiani anni '70 ma vi garantisco che era da tanto che non ridevo così! Un Banfi eccezzionale e una comicità, seppur di gag già viste, con una punta d'intelligenza in più. Lo consiglio veramente per risollevarsi l'umore e trascorrere un paio d'ore di spensieratezza, senza pretese e con la consapevolezza di vedere un tipico film commedia degli anni '70.
La scena di Banfi che si fa la barba dall'amico barbiere con la sedia che sale e scende mi ha tolto il fiato nel vero senso della parola... non ce la facevo più dal ridere vi giuro... credo poche volte così nella mia vita... non me l'aspettavo. Speriamo di trovarlo presto in dvd.