ottimo film, non capisco come si possa criticarl. vabbè che vedo che il film di de sica ha la media del 6e mezzo qui sul sito, quindi..
intrigante, la prima parte si dispiega su un amarcord quasi struggente, che anche chi non ha visto il primo film può riuscire a percepire. il dubbio, la rabbia, il rimpianto, la scaltrezza, l'intelligenza, pupi avati riesce aamalgamare tutto cio in un mix davvero affascinante. come sfondo una bologna buia ma natalizia, quasi magica come è magica la notte di natale, diciotto anni dopo la prima.
il finale non è scontato, è scontato solo che abatantuono riesca a vincere.
Molto bello, l'ho visto l'anno scroso di questi tempi, lo rivredò nei prossimi giorni.
Ottima la trama, originale il finale, direi superlative le interpretazioni di Diego Abbatantuono e Carlo Delle Piane.
Sia questo che Regalo li ho visti sei o sette volte, un giocatore li deve vedere per
forza e un non giocatore li deve vedere per conoscere il mondo del
poker.
La trama è un bellissimo intreccio e gli attori sono ottimi e ci sono anche tante scene ironiche.
E' uscito quasi due anni fa, ma lo rivedo spesso per apprezzarne tutte le sfumature d'intreccio e recitative per cui una sola visione è assolutamente insufficiente. quanto basta a dire che se non siamo di fronte a un capolavoro come il primo, ci manca davvero poco. il film si gusta già a partire dalla deliziosa citazione di Cioran con cui si apre:"E' lecito non vendicarsi?", e le immagini che seguono (splendida la fotografia) servono proprio a rispondere di no, soprattutto perché la vendetta non viene consumata da Franco-Abatantuono per un motivo qualsiasi, ma per il tradimento dell'amicizia e dei sentimenti in nome del denaro, quello che di peggio può capitare a chiunque nella realtà. E, tocco da maestro dell'Avati sceneggiatore, chi tradisce in quuesto modo è un essere indigesto perfino a un baro, ovvero a un traditore di professione, uno che fa credere di essere un altro, ma senza sfruttare l'amicizia di colui che viene rovinato, anzi si riscatta aiutandolo poi a vendicarsi. Gara di bravura fra gli interpreti, dalla malinconia di Abatantuono alla freddezza chiurugica di Delle Piane, passando per la finta pacatezza del personaggio di Eastman. Perfetti Haber e Cavina nei panni degli eterni sconfitti dalla vita, che nemmeno una mano vincente potrebbe davvero riscattare.