Il tema è ormai quello ricorrente della
"maternità paterna", quando le esigenze
economiche obbligano un padre a dismettere
i panni del manager e vestire quelli del
"casalingo". Un passaggio che spesso viene
vissuto come motivo di frustrazione o di
fallimento. Sembra di doversi inventare
qualcosa per sbarcare il lunario, come in
"Full Monthy", o di doversi improvvisamente
occupare di pappe e pannolini, come nel
filone di alte fortunate pellicole. In questo
caso Charlie (Eddie Murphy), invece, scopre il
mondo autentico dei bambini, che hanno talvolta
le idee molto più chiare di tanti adulti ed offre
loro l'opportunità di crearsi un universo
su misura senza dover recepire quello nel
quale gli adulti sono soliti relegarli.
Si accorge dunque di non aver mai ascoltato il
figlio, dando sempre per scontato di conoscerne
trame e desideri, stravolti da falsi luoghi comuni
e costosi balocchi che non valgono un minuto
vissuto con loro. Questo riscoprire il bambino
che alberga in ognuno di noi diviene una
ragione di vita molto più interessante di
qualsiasi promettente carriera ed il copione
si chiude come ogni favola che si rispetti.
Gli elementi ci sono tutti: l'istruttrice di un
rigorosissimo asilo presentata come una strega,
l'ispettore scolastico buono che racconta i
suoi intimi dispiaceri con un spettacolo di
burattini, l'adulto eterno bambino, l'adulto
imbranato e l'immancabile lieto fine.
Francamente colpisce, sui titoli di coda, il
dietro le quinte di alcune scene che dànno lo
spaccato di una schiera di bambini che si
esprimono liberamente e giocano nel recitare
confondendo il copione con la realtà. Il
personaggio interpretato da Eddie Murphy, poi,
perde l'immancabile incoscienza ed ironia
di tanti "Beverly hill's cup" e del recente
"Showtime", presentandosi serio ed attento
all'ascoltare i bambini. Banale, sereno,
divertente. Una favola dell'ascolto, dicevamo,
che può diventare un divertente invito alle
famiglie a spegnere il televisore baby-sitter.
Di certo non prenderà Oscar né un posto nella
storia del cinema, ma è molto più coerente e
gradevole di altre prove di Murphy.
Charlie Hinton e il suo amico nonchè collega di lavoro Phil, due pubblicitari apparentemente di successo, vengono inaspettatamente licenziati. E si ritrovano senza lavoro. Per i due sembra essere la fine, ma nella testa di Charlie, balena un'idea che potrebbe funzionare: allestire in casa sua un'asilo che ospiti i bambini durante le ore in cui sono assenti i genitori. Eddie Murphy, già da anni convertito alla "commedia per famiglie" garantisce un film pieno di buoni sentimenti e risate per i più piccoli, abbandonando così i toni della commedia volgare che lo aveva portato in declineo negli anni '90. Steve Carr, già regista di piccole commedie per famiglie, promette, oltre che all'umorismo targato Murphy, un film riflessivo, che colpisca soprattutto gli adulti lanciando anche un vivido messaggio a tutte le persone disoccupate. Sembra proprio che l'intenzione comunicativa del film, rivolta ai disoccupati, sia "Datevi da fare!"; proprio come Hinton e il suo socio fanno nella pellicola. Un film da sabato sera consigliato evidentemente per tutta la famiglia.
Sisi.....raga la solita commedia nella quale la prima parte è piu realistica e nella seconda va tutto stranamente per il verso giusto....vi piace eddie?andatelo a vedere.....ma se pensate che sia un film particolare rimarrete delusi[fate come me scaricatevelo dal web].......by karm
Trailer italiano (it) per Kina e Yuk - Alla scoperta del mondo (2023), un film di Guillaume Maidatchevsky con Benedetta Rossi, Virginie Efira, Veronique Boileau.
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