Forse non vale la pena sprecare parole per un film del genere. Ricercare la profondità del banale è un operazione che necessiterebbe quantomeno di mestiere, e, in questo caso, non basta Giannini a rimediare ad un soggetto probabile frutto di debosciatezza senile ed una regia "da superotto" che ricorda gli esperimenti di un centro di igiene mentale degli anni '80.
Ho letto i vostri commenti al film e rispetto i pareri di tutti, dal momento che ogni persona ha un gusto personale! vorrei solamente porre l'attenzione ad una particolare categoria che nessuno pare aver notato: esistono tra di noi persone con"disturbi comportamentali" che intaccano in particolar modo la sfera emozionale!
prima di partire con giudizi a spada tratta, vorrei consigliare ai "navigatori" di dedicare un poco del loro tempo a raccogliere qualche informazione sul "comportamento borderline della personalità", oltre ad avere una nozione in più, potrebbero forse, e sottolineo forse, vedere il rapporto amoroso interpretato sotto un altro punto di vista. non sono sicura che il messaggio che ci volesse passare fosse per forza questo, ma.... vi assicuro, invita a riflettere, e questo, pare ultimamente lo si faccia poco, preferendo giudicare se valga la pena o meno pagare un biglietto! ci sono biglietti che non hanno prezzo: la riflessione è uno di questi! vediamo il tutto a 360 gradi! grazie. cristina.
Vedere un uomo affermato e realizzato nella vita e nel lavoro,lasciarsi morire per un amore finito, da da riflettere... scoprire poi che questo amore non era finito ma solamente non comunicato, lascia senza parole. giannini bravissimo nella sua interpretazione.
per quanto riguarda la "lei" della situazione, consiglio di porre molta attenzione al personaggio ben interpretato dalla neri.....fredda e distaccata, non comunica amore per problemi risalenti all'infanzia e mai risolti. chiusa nel suo dolore ed egoismo, difronte alla "fine definitiva" affronta finalmente i suoi "scheletri" ma non ce la fa ad accettarli...vede nella morte l'unica soluzione per ritrovare il suo amore "per sempre".
film d'azione non per le scena ma per il proprio cuore.......merita decisamente.
Amori e legami, che subiscono metamorfosi ,oltre la mente dell'uomo.Esistono. Appartengono ad una sfera emotiva primitiva ed istintiva,ma non elementare nella sua caratterizzazione.
La innaturalezza ,li fa respingere dalla mente, che non riesce a concepirne l'esternarsi.
In quello stadio, le percezioni, sono Elette, Superiori,Nobili;laddove gli amanti,si nutrono dell'altro,creano gli stessi Pensieri e gli stessi Desideri.
Il legame,è costruito su percezioni affini,su stati inebrianti di malinconia e dolore,di gioia e felicità,di distruzione nella Passione,di edificazione nell'Aversi e Appartenersi.Così, Illogico.
Questo Amore,è il Principio di Amore,privo di gesti, parole, egoismi, lacerazioni,ma così pieno di Vita.
Un graffio,che segna,che grida dentro.
Si muore,per Amore.Un amore,non vicino alla Terra, ma alla Luna.
Quel raggiungersi e penetrarsi,volendo Tutto.
Si muore per raggiungere quello stato perenne di serenità talmente profondo in alcuni di Noi,per cercare la Fine... e non trovarla mai.
L'interpretazione di Giannini è,come sempre,superba.Il confronto col figlio è un momento di dilaniante conflitto tra il padre e le sue responsabilità, e l'uomo sconfitto e annichilito.Ci sono frangenti in cui il senso logico paga dazio alla rappresentazione della reminiscente follia della Neri, ma è un peccato veniale.Un film abbastanza rappresentativo dell'animo umano,sebbene il messaggio che trasmette sia inquietante.... è un plausibile equilibrio tra la sufficienza notarile della Neri e la sofferenza altrettanto composta ma autodistruttiva di Giannini,la scoperta di questo nichilismo detonerà nell'animo della Neri che possiamo considerare la vera "graffiata per sempre".
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(5.5/10)
