Potrei stare a parlare per ore di questo gioiellino del cinema, perchè ogni cosa di The Dreamers è come un proiettile che ti colpisce la corteccia cerebrale. Quindi, mi limiterò a dire di smetterla di dargli voti ridicoli come 1 o comunque al di sotto del 6, perchè potrà anche non piacere il genere, ma non capire nemmeno la bravura di un regista che sforna per lo più capolavori è qualcosa che dovrebbe essere punito dalla legge! Il film è arte pura, punto. Ah, ho letto anche che a qualcuno non è piaciuta la colonna sonora. Quella stessa colonna sonora in cui puoi sentire la meravigliosa voce di Edith Piaf, o pietre miliari del rock come Jimi Hendrix, i Doors e i Grateful Dead. Fossi in chi ha scritto quell'opinione, mi vergognerei profondamente.
The dreamers è un film sul sesso, non sul Sessantotto (tanto è vero che finisce, appunto, quando una pietra lanciata dalla strada rompe la finestra, quando il Sessantotto entra a forza nell’appartamento – rifugio dei tre ragazzi), e tratta il sesso come arte. Si può fare arte di qualsiasi cosa, rappresentando, non la cosa stessa, ma la sua idea, cioè trasformandone l’idea in immagine sensibile. Se le scene di sesso fossero state meno esplicite sarebbero state volgari. Pensate alla tipica scena d’amore che si trova in moltissimi lungometraggi: si vede poco, ma ciò che si intuisce fa pensare all’atto in sé, porta spontaneamente l’immaginazione a figurarsi ciò che non si vede, risvegliando così i sensi dello spettatore; perciò tali scene sono volgari – perché è volgare tutto ciò che ci sottrae alla contemplazione e ci ricaccia nella realtà materiale –, e perciò spesso ci troviamo a dire, all’uscita dal cinema, “bel film, ma la scena di sesso poteva risparmiarsela”. Le scene del film di Bertolucci non smuovono la libido, ma l’intelletto, perché sono descrittive – non vi è alcun desiderio inespresso sotto, alcuna brama, ma solo l’intento chiaro e netto di dipingere un’idea. E per farlo con un argomento tanto connesso con la volontà come è il sesso, si deve essere davvero dei geni, e veri artisti. La sola scena della deflorazione sul pavimento della cucina meriterebbe di per sé un dieci, poiché se tutti quelli che l’hanno girata, dagli attori al regista al cameraman, non avessero guardato al soggetto con occhio assolutamente oggettivo (che è il modo artistico di guardare), il risultato non sarebbe stato così puro e luminoso, incontaminato da ogni possibile bruttura, come in effetti è; il pensare che qualcuno, guardandola, possa essersi anche minimamente eccitato sessualmente (e lo dico perché qualcuno ha fatto certe insinuazioni), francamente mi riesce impossibile.
Io che sono un cinefilo veramente accanito di tutto il cinema, un pò come i protagonisti, l'ho trovato molto profondo e molto particolare. Capisco che non sia un film che piaccia ha tutti, specialmente a chi non ama e non conosce Bertolucci, infatti bisognerebbe prima vedere ''Ultimo tango a Parigi'' per conoscere Bertolucci. Le scene di nudo possono passare anche perchè non sono volgari. Comunque se siete appassionati di cinema e di bertolucci ve lo consiglio.
E' uno di quei film che per capirlo bene devi ragionarci su, non è diretto. Per buona parte del film pensi se ci sia altro oltre alle scene di nudo! Peccato per le troppe scene in francese senza alcuna traduzione, soprattutto per alcune che andavano perlomeno sottotitolate. Risulta un film discreto con buona colonna sonora
Brrr... qualcuno decifri l'opinione Grandeaur... elogio all'incomprensibilità.
Per quanto riguarda il film... sono stato spinto a vederlo da una certa curiosità... ne avevo sentito parlare bene dai miei compagni, sapevo marginalmente che si trattava di una storia adolescenziale, che riguardava l'ambiguità sessuale etc etc... tematica nn estranea al cinema di questi tempi.
Sinceramente mi aspettavo di piu. Non mi ha preso gran che... lo trovo per certi versi incoerente, con scene piuttosto deboli...
Notevole Eva Green, ma per il resto... sono un po perplesso. Inoltre la colonna sonora non mi è piaciuta.Che ognuno si faccia la propria opinione.