Ho visto e rivisto questo film tanti anni fa e c'e l'ho ancora oggi, anche sta sera l'ho rivisto, è un magnifico film e speriamo che esca in dvd che lo aggiungo subito alla mia collezione; mi piacerebbe sapere qualcosa di più sul modello della macchina, come si chiamava se è esistita veramente, o se è stato inventato, se aveva veramente quel motore se fosse esistita, sarà stato un tremila di cilindrata, questa è una cosa che vorrei sapere.
Un film straordinario dagli effetti speciali sorprendenti visto che si parla di un film che risale nel 1976 mi rammarico che non ci sia ancora una versione in DVD regione 2 un film da avere assolutamente:
Non è un film da mezze misure: o lo si stronca o lo si ama.Non è una pellicola d'azione e neppure di denuncia sociale. L'ingiusta persecuzione ai danni di Coleman è in realtà solo un pretesto per narrare o, meglio, abbozzare, le vicende di tipi umani che si svelano ai nostri occhi in un continuo intersecarsi di piani narrativi.Chi ama le storie lineari, con un inizio e una fine e con una trama che non lascia nulla all'immaginazione non può che storcere il naso di fronte a questo film. A me invece è piaciuto moltissimo, perchè mi ha coinvolto emotivamente e perchè, come nei libri di Baricco,lascia spazio all'identificazione, all'interpretazione e alla riflessione personale.E' mia abitudine valutare la qualità di un film in base alle emozioni che mi trasmette e questa pellicola me ne ha comunicate davvero tante.
Nei deserti dell'America Meridionale, una misteriosa auto nera coupe'imperversa nelle torride strade facendo una strage di autostoppisti,ciclisti e poi dei poliziotti che le staranno alle calcagna. Urge un rimedio estremo. Sottovalutatissimo film tipicamente anni 70' (confezione ineccepibile, zero ironia e citazioni) che rimanda a Duel di Steven Spielberg, di cui Elliot Silverstein, il regista, dimostra di averne imparato la lezione: il pericolo viene anche qui da un'entita' non umana, meccanica e priva di identita': come un Moby Dick su strada, la macchina appare dal nulla e il rumore inquietante e inedito del suo motore annuncia, accompagnato dallo spirare del vento, la morte. Momenti di altissima tensione (l'inseguimento della macchina da parte della polizia, il faccia a faccia dello sceriffo con l'auto, la scena del garage)si alternano senza tregua e sfociano con appuntamenti con la morte in cui pero', saggiamente, viene evitato l'uso del succo di pomodoro. Il finale poi, sempre in stile Duel, termina con la macchina che finisce in un crepaccio e viene fatta esplodere, ma qui si arricchisce di un particolare inquietante e soprannaturale: tra le fiamme una figura sinistra con le corna e sputante fuoco si emerge: il diavolo probabilmente... La figura della macchina indemoniata verra' poi ripreso da Carpenter, riprendendo il soggetto da un romanzo di Stephen King, ma il risultato non sara' dei piu' brillanti.
Questo film ha una qualità rara, riesce a farsi ricordare anche da chi apassionato del genere non è, mia madre lo vide assieme a me più di venti anni fa e ancora oggi quando vede un auto nera mi cita il film.
Del resto le emozione che era in grado di esercitare erano davvero forti, zero ironia, zero spaltter... tanta e tanta tensione, uno dei film puù sottovalutati di tutti i tempi, la scena della fidanzata del protagonista che sta per rientrare a casa mentre si alza il vento e da lontano si vedono arrivare due luci che si scorpirà essere i fari dell'auto resta secondo me un grande esempio di cosa vuol dire "fare horror"
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(9/10)
