Siamo alle solite: a chi è abituato a sciocchi effetti speciali da videogioco realizzati col computer ed agli "attori" da videoclip dei film cosidetti horror di oggi, difficilmente potrà piacere un film bellissimo, con bravi attori e con atmosfere irripetibili, alle vomitevoli realizzazioni di oggi fatte per un pubblico di teenager che al cinema vanno per smanettare coi telefonini, tirarsi i popcorn o fare casino. Carpenter è stato una pietra miliare del cinema americano moderno e Fog non fa eccezione; questo film è universalmente considerato come un cult movie a buon diritto. Io l'ho visto al cinema quando uscì nelle sale e ne rimasi affascinata come la maggioranza degli spettatori. E il cinema thriller di oggi? Andate a guardarvi il remake di Fog uscito l'anno scorso, ma sì, quella ignobile porcata recitata da "attori" che starebbero bene nei videoclip di Britney Spears e con effetti speciali realizzati al computer e che fanno morire dalle risate per quanto si vede che sono "finti" e senza nessuna anima e profondità di campo. Consiglio quindi a Marco di S. Benedetto del Tronto: Tenetevi pure le moderne schifezze destinate solo al dimenticatoio e lasciateci stare film come il vero Fog poichè a 17 o 18 anni ne avete ancora un bel pò di strada da fare per capire qualcosa di cinema, quello vero.
1980. john carpenter aveva sul groppone un macigno con su scritto "halloween", gli occhi di tutto il mondo dell'horror (e non solo)puntati addosso.
arrivò un budget un pò più alto 1,000,000 di dollari (che già allora erano una cifra irrisoria per reralizzare un film), e carpenter...beh carpenter compì il miracolo.
ritmo volutamente dilatato, atmosfere luminosamente inquietanti ( chiara l'ispirazione dagli scritti di lovecraft) e un soggetto mostruosamente azzeccato.
gli spettri nella nebbia ancora oggi gelano il sangue, e poco importa se alcune sequenze in stop-motion oggi risultano datate, i film di oggi quelle atmosfere e quella capacità di far rabbrividire se la possono scordare.
carpenter ci porta con maestria nella piccola città isolana di san antonio bay, dove l'esigua popolazione è in fermente per preparare i festeggiamenti per il centenario della fondazione della città, ma qualcosa ben presto arriverà dal mare, a saldare un vecchio conto...
il semplice tema della vendetta viene sviluppato in modo originalissimo e azzeccato.
no...non c'è proprio niente che non va in fog.
maestoso.
Ragazzi.. qui non c'è niente da ridire. siamo veramente di fronte ad un capolavoro. non si tratta infatti di un pasticcio moderno, ma di un horror di qualità, come la firma di carpenter poteva farci immaginare. questa nebbia quasi luminosa che avanza minacciosa sulla città non può non ricordarci il capolavoro di schiel, "la nube purpurea", dove la nube in questione, anch'essa seminatrice di morte, arrivava dalla stessa terra come punizione dei peccati dell'uomo. anche la nebbia di carpenter ha un significato preciso: vuole essere vendetta e purificazione allo stesso tempo. oltre alle vittime innocenti, infatti, il sacrificio finale di padre malone rappresenta la chiusura della struttura circolare del film, l'espiazione finale di un peccato compiuto decine di anni prima.
artisticamente notevole è anche la presenza del faro, simbolo dell'isolamento umano ma anche della resistenza di fronte al pericolo: la frase dell'affascinante voce di radio kab parla chiaro; "io devo restare qui".
molto interessante anche la scelta degli inconvenienti che accadono nelle piccole cose: il guasto di un orologio, allarmi che suonano senza motivo, vetri che si rompono, tutto coglie nel segno. la nostra paura più grossa è proprio quella di veder sconvolta la nostra vita quotidiana fino a perderne il controllo.
da vedere.
Dispiace che ci siano solo quattro opinioni riguardo questo grande film di Carpenter.Come sempre il grande regista dimostra quanto servano buone idee per fare un buon film e non effetti speciali stratosferici.Bravissimi gli attori e grande la colonna sonora!!!