Non ho mai visto un film più scemo e diseducativo di questo. Ma che senso ha? Dimostrare che anche gli spogliarellisti hanno una dignità e il diritto di educare dei figli? Suvvia, lo spogliarellista può essere un lavoro allettante, ma non certo dignitoso per un padre divorziato che vuole ottenere l'affidamento di un figlio o il diritto di essere reputato comunque un genitore affidabile!
In questo film il personaggio interpretato da Carlyle invece si sente come se ha trionfato o vinto qualcosa nel rimanere in mutande tutte le sere di fronte ad una folla di donne divertite quanto assatanate... si sente come se ha dimostrato a se stesso di essere affidabile come padre ed un buon lavoratore... ma dico io, da quando lo spogliarellista è un lavoro dignitoso? Se mai capitasse anche a me di avere un ex-compagno che lo facesse con la pretesa di ottenere affidabilità paterna e stima soprattutto da parte di un nostro figlio, lo prenderei a calci non vi dico dove.
Con tanti lavori da fare là fuori ed in una terra come l'America poi che offre molto, il protagonista non trova davvero niente di meglio? Caso mai, non sa e non ha volontà di fare niente di meglio. Fossi stato io suo filgio, lo avrei sputato in un occhio. Lui invece si sente realizzato, un papà onorato che svolge un lavoro invidiabile... che scemenza, che scempio. Una vergogna di film, una vergogna di trama, una vergogna di messaggio-morale e soprattutto una vergogna di spogliarellisti uno più inguardabile dell'altro.
Davvero frivolo e diseducativo come film. Non capisco proprio come possano esserci persone che lo definiscono ottimo... e allora i film che toccano argomenti veramente importanti, impegnativi e ben realizzati cosa sarebbero? Ma fatemi il favore che per questo film perfino il voto di uno è troppo!
Io non ci vedo neppure nulla da ridere in un gruppo di imbranati che si spogliano per dimostrare a se stessi di poter essere sexy e di valer qualcosa. Ci sono milioni di modi per procurarsi autostima e dignità e rimanere nudi davanti a donne sconosciute non è certamente uno di questi.
Ovvero come far ridere sulla disoccupazione. Altri temi complementari: l'umiliazione dell'ozio obbligato, la perdita del lavoro che si trasforma in perdita d'identità e autostima e, inedito, la presa di coscienza del proprio corpo. I sei maschi di questa commedia "inglese" a 18 carati, imparano quello che le donne sanno da sempre: quanto può essere umiliante essere classificati in base all'aspetto fisico. Le donne, qui trasformate nella penultima ruota del carro (l'ultima sono i maschi, in quanto disoccupati), si divertono in allegria allo strip senza la cupezza masturbatoria degli uomini.
Il tutto è raccontat con intelligenza, leggerezza, rispetto e affetto. E con un'ironia che fa da filtro all'inevitabile demagogia, anche se è evitata con cura ogni sgradevolezza alla Loach.
Veramente scarso e sopravvalutatissimo..non capisco perchè visto che non fa ridere e la sceneggiatura non riesce a suscitare interesse (almeno a me)...rimane un mistero il successo che ha avuto..
non ti rimane sicuramente impresso come film ma ritengo che non è quello il suo obbiettivo.. il suo obbiettivo è divertire e questo lo raggiunge anche se non si muore certo dalle risate.