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Il corvo 2

Opinioni presenti: 21
Media Voto: Media Voto: 5 (5/10)

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Un film troppo sottovalutato secondo me e basta coi confronti col film di Brandon Lee perchè non se ne può più

(10/10) Voto 10di 10

La trama in fondo è ispirata alla storia del corvo che poteva riportare indietro le anime irrequiete delle persone uccise tragicamente, ma che vi aspettavate? E' logico che la storia non spicchi per originalità e che presenti situazioni simili a quelle del primo corvo. Alla fine la trama dev'essere per forza quella di una persona uccisa ingiustamente che vendica la sua morte e quella di chi ha voluto bene. La banda di cattivi ci dev'essere, il volto dipinto anche... insomma, come dovrebbero fare un sequel secondo voi, rivoluzionando tutto? Non sarebbe più il corvo allora e non è carino che diciate che è una copiatura del primo film. Il Corvo 3 salvation è una copiatura nel senso che ha copiato la storia d'amore e ha cercato di emularne la tristezza, poi il protagonista dà un pugno nello specchio come Brandon, insomma ci sono tanti particolari identici, ma nel secondo film c'è più originalità. Fate sempre un confronto con il film di Brandon Lee, ma i film vanno giudicati per se stessi per quello che sono. Basta col confronto. A mio parere questo film è ben fatto. C'è anche Iggy Pop e poi è molto suggestivo. Gli ambienti sono suggestivi anche di più di quelli del primo film se dobbiamo guardare in faccia la realtà. Fanno venire i brividi e poi anche le musiche sono belle. Inoltre ci sono elementi indimenticabili come la voce e gli occhi di Sara... e ci sono scene che fanno anche venire da ridere. Vincent Perez poi a mio avviso ha carisma eccome. E' molto meglio di Brandon Lee, ma scherzate? Vi siete fatti una p***a nel dire che è unico Brandon Lee? A me sembrava di gesso, ma per favore. Non ci metteva pathos. Non aveva espressione nel viso e poi sembrava che non avesse anima. Sole le prime scene le ha girate mostrando sofferenza, giusto le scene nella casa quando rivive i flashback, per il resto poi è totalmente insofferente. Freddo, apatico, non sa tenere i dialoghi. Pensa solo alla vendetta, non ha più interesse per altro. E' troppo irreale e con una personalità di ghiaccio. Se per voi questo è carisma... per me è un eroe insopportabilmente freddo in quel film al contrario degli eroi dei sequel che hanno una personalità più umana ed elaborata ed anche più calda. Ashe è più simpatico come eroe nel secondo film ammettiamolo! Ed anche Alex Corvis del terzo lo è molto più dell'Eric di Lee. Come fa a piacervi un eroe insofferente? No, secondo me il film con Brandon è il peggiore del gruppo. Il secondo invece è il migliore. Ha una qualità superiore in tutto rispetto al film con un Brandon che ha avuto un successo strepitoso e che è stato sopravvalutato nella sua interpretazione solo perchè è morto proprio mentre girava una scena cruciale di un film in fondo piatto, carente e nichilista che ha come unico pregio l'aver amalgamato elementi avvincenti come ambienti notturni suggestivi e personaggi puri, interessanti e simpatici come Albrecht, la piccola Sara e la stupenda Shelly. Un 10 all'ottimo sequel del primo corvo in verità molto sopravvalutato.



Antonio, 20 anni, Italia.




Il migliore dei sequel, ma non può reggere il confronto col film di lee

(4/10) Voto 4di 10

Le avventure dell'uomo che tramite la guida di un corvo torna in vita per fare giustizia e vendicarsi di chi lo ha barbaramente ucciso, sono difficili da realizzare senza cadere nel burrone della prevedibilità e della mediocrità. il primo film è stato qualcosa di indimenticabile in ogni dettaglio. e' un'impresa difficile emulare il carisma di brandon lee ed il suo film è sempre stato considerato qualcosa di diverso, non perchè il gran bel ragazzo cino-americano sia morto sul set per un "incidente", ma perchè era riuscito ad entrare nella mente e nel cuore del personaggio che ha interpretato. il suo eric draven è stato commovente, molto realistico ed è stato soprattutto la perfetta incarnazione del dolore e della sofferenza psichica. non è facile interpretare a dovere un personaggio tormentato e distrutto nella mente, nel cuore e nell'anima da ricordi orribili e non è facile rendere giustizia al racconto di edgar allan poe e al fumetto di james o'barr. soltanto brandon lee è riuscito ad immedesimarsi perfettamente nel ruolo lasciando il segno. ha dato vita ad un personaggio malinconico, solitario, tormentato, afflitto, toccante, carismatico, accattivante, che viveva momenti di profonda follia causata da pura rabbia per essere stato strappato con la sua fidanzata troppo presto alla vita e da momenti di profondo pathos... insomma, come interpretazione con quella di perez non siamo allo stesso livello. lui non era convincente o coinvolgente come lee che seppe cucirsi addosso il personaggio che interpretò. sembrava infatti fin troppo realistico nel film e questa è un'abilità che è mancata a tutti gli interpreti dei sequel: la capacità di immedesimarsi in appieno nei loro ruoli e di sembrar quindi reali.poi si sa che il primo film è sempre ciò che colpisce di più degli altri gli spettatori, perchè si tratta di qualcosa di nuovo, qualcosa ancora tutta da scoprire. il primo film aveva fascino ed era suggestivo perchè tutti gli interpreti erano realistici e studiati a perfezione, anche la regia e la sceneggiatura erano perfetti. i dialoghi brillanti ed efficaci in ogni momento. nel secondo film si crea in parte tutto questo. gli ambienti notturni sono suggestivi, ma mai come quelli del primo film. la colonna sonora comunque non regge. e' solo un surrogato di quella del primo film come anche le interpretazioni. la trama certamente è triste e riflette ancora una volta una città di balordi, assassini spietati e drogati senza nè cuore nè anima quasi che ammazzano sempre brava gente innocente, ma non è abbastanza efficace. avrebbe le potenzialità per esserlo, ma affoga in se stessa perchè è prevedibile, suscita rare emozioni e mette eccessivamente in risalto una violenza folle e una vendetta inutile. fra l'altro l'epilogo lascia l'amaro in bocca perchè all'uomo guidato dal corvo muore perfino l'unica sua vera amica... meglio comunque questo sequel de': il corvo - salvation e dello squallidissimo remake del film di lee: il corvo - la resurrezione.



Lina, 26 anni, Taranto.




Il migliore dei sequel, ma non può reggere il confronto col film di Lee

(5/10) Voto 5di 10

Le avventure dell'uomo che tramite la guida di un corvo torna in vita per fare giustizia e vendicarsi di chi lo ha barbaramente ucciso, sono difficili da realizzare senza cadere nel burrone della prevedibilità e della mediocrità. Il primo film è stato qualcosa di indimenticabile in ogni dettaglio. E' un'impresa difficile emulare il carisma di Brandon Lee ed il suo film è sempre stato considerato qualcosa di diverso, non perchè il gran bel ragazzo cino-americano sia morto sul set per un "incidente", ma perchè era riuscito ad entrare nella mente e nel cuore del personaggio che ha interpretato. Il suo Eric Draven è stato commovente, molto realistico ed è stato soprattutto la perfetta incarnazione del dolore e della sofferenza psichica. Non è facile interpretare a dovere un personaggio tormentato e distrutto nella mente, nel cuore e nell'anima da ricordi orribili e non è facile rendere giustizia al racconto di Edgar Allan Poe e al fumetto di James O'Barr. Soltanto Brandon Lee è riuscito ad immedesimarsi perfettamente nel ruolo lasciando il segno. Ha dato vita ad un personaggio malinconico, solitario, tormentato, afflitto, toccante, carismatico, accattivante, che viveva momenti di profonda follia causata da pura rabbia per essere stato strappato con la sua fidanzata troppo presto alla vita e da momenti di profondo pathos... insomma, come interpretazione con quella di Perez non siamo allo stesso livello. Lui non era convincente o coinvolgente come Lee che seppe cucirsi addosso il personaggio che interpretò. Sembrava infatti fin troppo realistico nel film e questa è un'abilità che è mancata a tutti gli interpreti dei sequel: la capacità di immedesimarsi in appieno nei loro ruoli e di sembrar quindi reali.Poi si sa che il primo film è sempre ciò che colpisce di più degli altri gli spettatori, perchè si tratta di qualcosa di nuovo, qualcosa ancora tutta da scoprire. Il primo film aveva fascino ed era suggestivo perchè tutti gli interpreti erano realistici e studiati a perfezione, anche la regia e la sceneggiatura erano perfetti. I dialoghi brillanti ed efficaci in ogni momento. Nel secondo film si crea in parte tutto questo. Gli ambienti notturni sono suggestivi, ma mai come quelli del primo film. La colonna sonora comunque non regge. E' solo un surrogato di quella del primo film come anche le interpretazioni. La trama certamente è triste e riflette ancora una volta una città di balordi, assassini spietati e drogati senza nè cuore nè anima quasi che ammazzano sempre brava gente innocente, ma non è abbastanza efficace. Avrebbe le potenzialità per esserlo, ma affoga in se stessa perchè è prevedibile, suscita rare emozioni e mette eccessivamente in risalto una violenza folle e una vendetta inutile. Fra l'altro l'epilogo lascia l'amaro in bocca perchè all'uomo guidato dal corvo muore perfino l'unica vera amica... meglio comunque questo sequel de': Il corvo - Salvation e dello squallidissimo remake del film di Lee: Il corvo - la resurrezione.



Brenda, 27 anni, Città: è affar mio.




Che schifezza

(1/10) Voto 1di 10

Non mi è piaciuto affatto e sinceramente mi sembra la brutta copia del primo film. La trama già non è un granchè sebbene sia triste, ed è realizzata proprio male. Non mi è piaciuto l'interprete principale che non era neppure degno di baciare le scarpe a Brandon Lee. Certe ciambelle purtroppo riescono col buco una volta soltanto. Nessun altro film riuscirà mai ad emulare il primo. Nè come trama, nè come interpretazioni, nè come musiche, nè come sceneggiatura efficace, nè come ottime scenografie e fotografia. Il primo film era suggestivo in ogni dettaglio, questa nuova avventura ispirata al fumetto di James O'Barr invece è squallida. Il protagonista principale è privo di carisma e rende il tutto una schifezza. Ne esce un film tutt'altro che meritevole di reggere il confronto col primo e che quindi riesce ad esternare solo i lati brutti di una prevedibile parabola dark: un'eccessiva violenza, un'inutile vendetta ed un ostinato nichilismo. Un copione pessimo per un film pessimo che non appaga lo spettatore che dopotutto, pretende un pò troppo nel'aspettarsi che sia replicata la grande ed inimitabile interpretazione del povero Brandon Lee morto sul set e dopo questo, pace all'anima sua e nessuno ci provi mai più ad emulare il carisma che solo lui ha saputo non dimostrare, ma sprigionare in un ruolo che sembra quasi essergli stato ricucito sulla sua pelle.



Lina, 26 anni, Taranto.




Bellissimo

(10/10) Voto 10di 10

Credo che la storia oltre ad essere all'altezza del precedente sia molto bella, mi piace l'atmosfera di cattiveria del protagonista mista a commozione che ho provato durante il film,tra le scene + belle quella dove va a prendere il figlio dall'acqua e lo seppellisce.



Majam, 99 anni, Boh.





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