La banalità della trama si fa perdonare da una bellissima ambientazione e da un montaggio esemplare, la trama è solo il motivo con il quale attraverso le espressioni e le azioni goffe si descrive come un cucciolo di orso inizia a muoversi da solo e inizia a capire le regole di sopravvivenza.
Colpisce la spensieratezza del piccolo orsetto che rimasto solo dopo la tragica morte di mamma orso con immensa dolcezza e ingenuità si affaccia alle nuove esperienze della vita e si avvicina ad un vecchio orso che piano piano lo difende dai pericoli.
I dialoghi sono modestissimi, è la natura a parlare con i suoi ruscelli, le pioggie, il vento ma lo spettatore non avrà di che assopirsi: gli occhi del piccolo orso parlano eccome.
Due momenti bellissimi: quando l'orsetto catturato da due cacciatori si libera della corda e anzichè fuggire si accucciola vicino alla pelle di due orsi caduti sotto i colpi dei cacciatori e quando lentamente in compagnia dell'adulto cade in letargo finalmente al sicuro.
Meraviglioso, da vedere, da assaporare per abbandonarsi negli stupendi paesaggi di quiete e benessere, nella sublime recitazione della natura che dopo la visione di questo film certamente si impara a rispettare un po di più.