semplice,armonioso,commovente,divertente,terribile, angosciante: tutto questo significa Hitchcock. Tutto visto da un appartamento è un film più che mai avvincente e ancora oggi attuale. Con una storia poliziesca di fondo, (protagonista uno degli assassini più spietati di Alfred), il regista affronta la realtà, la vita sociale, le crisi familiari, la stupidità umana, i rapporti tra le persone e i sogni con una grazia mai raggiunta prima. La suspense cresce minuto dopo minuto, secondo dopo secondo; non c'è niente che non funzioni in questo compendio cinematografico americano. Queste realizzazioni sono le prerogative dei grandi artisti che trovano nella leggerezza il sistema migliore per arrivare alla meta.
Secondo me, la finestra sul cortile è il capolavoro che più rappresenta la "grandezza" del cinema di hitchcock insieme a la donna che visse due volte, psycho, rebecca la prima moglie, intrigo internazionale, notorius l'amante perduta e nodo alla gola.
la vera genialita del film si trova, oltre che nell'idea del omicidio svelato mediante indagini dall proprio balcone, stà anche e sopratutto nella "inquadratura" di diverse altre vite quotidiane che scorrono all' interno del quartiere di jeffrey,(grandissimo james stewart) viste tutte dal punto di vista "guardone" del protagonista (cuore solitario, il pianista ecc.)e che rappresenta, assieme al finale carico di tensione, il vero punto di forza di questo splendido film.
grandissima grace kelly, e bravi anche gli attori di contorno, (thelma ritter, wendell corey nonchè raymond burr (l'assassino) che molti anni dopo interpretera perry mason nella serie televisiva).
Eh sì... più di 50 anni fa un genio di nome Hitchcock fece un film che anticipava di molto vizi e virtù che poi abbiamo imparato bene a conoscere.
James Steward immobilizzato sulla sedia a rotelle fa il guardone e, dalla sua finestra, spia i suoi vicini attraverso le loro finestre che sembrana proprio tante televisioni. Da questa televisioni vede amori e felicità, dolori e solitudini. E un delitto...
Il tutto mi ricorda tanti italiani che oggi guardano morbosamente la televisione e seguono le vicende di Cogne e altre simili...
Ma qui c'è in più l'arte di un genio che dirige con maestria un film praticamente girato da un unico punto di vista, mentre i protagonisti conversano con ironia ed eleganza. C'è anche una fata, bellissima ed elegantissima, si chiama Grace Kelly.
Cos'altro chiedere di più? Perciò ogni volta che il film passa in tv gli ascolti vanno sempre bene, in molti non ci stanchiamo MAI di rivederlo e ogni volta qualcuno scopre per la prima volta questo tesoro. A questo qualcuno auguro di andare poi a vedersi tutti gli altri tesori di un regista che è riuscito a non essere mai banale e a non annoiare mai.
Buona (ri)visione!