Leggendo le varie recensioni ho potuto constatare vari punti di vista..il mio è differente:secondo me non bisognerebbe tanto soffermarsi sui contenuti, che, si, sono interessanti ma non unici, più che altro bisognerebbe vederlo come una spinta ad ossevare i più svariati punti di vista che ogni persona ha sul nostro essere in riferimento a questa realtà, perchè spesso ci dimentichiamo pure di esistere in questa vita frenetica e penso che questa sia la vera tomba.
Ho visto waking life poco meno di un anno fa.
eccellente sotto ogni punto di vista, nessuno escluso.
girato magistralmente, successivamente rielaborato al computer tramite la tecnica del rotoscoping, una trovata ingegnosa.
non e' un film per tutti, poiche' si regge interamente sui dialoghi, non di facile comprensione.
e' un trip onirico.
e' un egregia opera estetica (regia, fotografia, montaggio), nonche' sublime opera filosofica.
in questo film nulla e' lasciato al caso, semmai tutto e' curato nel minimo dettaglio.
piu' lo si vede, e piu' saltano fuori particolari non irrilevanti, sia nei dialoghi, sia nelle scene.
un film che mi ha rapita, suggestionata, stimolata come nessuno prima aveva saputo fare.
un film da vedere e rivedere, da "sentire" e "risentire", da succhiare come una caramella.
e' il mio film preferito!
E' un capolavoro, che rasenta l'originalità e il realismo allo stesso tempo, per la scelta di passare in cartone animato la pellicola filmata e per l'idea di rendere le immagini molto oniriche e confusionarie proprio come avviene nei sogni che facciamo ogni notte. Stupendo.
credo questo sia una dei film più belli degli ultimi anni filosoficamente corretto e mai banale il regista si interroga sui significati più profondi della vita e della morte attrverso i viaggi onirici del protagonista, costringe anche lo spettatore a farlo aprendo secondo il mio punto di vista molte porte che probabilmente sarebbero rimaste chiuse.
Sicuramente un film per pochi che hanno il coraggio di guardare oltre..
Molto più di un semplice film. Una scioccante esperienza extrasensoriale che ti pone di fronte ai drammatici interrogativi sulla materialità e sulla spiritualità di questo mondo. Cosa è materia e cosa è percezione? Cosa ci comunicano i sensi? E' per loro che viviamo e proviamo gioie e dolori? O è prestabilito tutto ciò che dobbiamo provare e tutto ha una logica? Chi dirige il gioco, chi ci muove come burattini? Chi ha ragione tra i tanti personaggi che il protagonista "visita" come una sorta di "anima in pena" intrappolata nella dimensione onirica? Mille domande aperte, nessuna risposta certa; il risultato è una vera opera d'arte, pittorica e filosofica.
Se si prova a rivedere l'inizio del film si resta un po' sconcertati immaginando che il tipo buffo del taxi sia una specie di Dio o demone che ha immaginato il mondo per noi e conduce il protagonista nel viaggio della vita...la sua piatta filosofia di taxista così piena di punti fermi lo fa apparire come il custode del nostro mondo materiale, rispetto agli altri mille universi paralleli che il povero protagonista sperimenterà dove i personaggi sono così mutevoli e incerti.
Inquieta il fatto che il taxista non conosca il motivo per cui il ragazzo del flipper faccia scendere il protagonista al punto dell'incidente (mortale?). Tra l'altro nel film il ragazzo del flipper è interpretato dal regista stesso, e la cosa non è casuale. Come il regista dirige il suo film così questo ragazzo antieroe è un po' come il Dio primordiale che crea e dirige l'universo, il Dio Demone che invece traghetta l'uomo non conosce il perchè delle cose (scendere in quel posto) ma "sa" che l'evento cambia la vita del suo passeggero.
Abbastanza materiale da mettere i brividi. Do un bel 10!