Ho visto questo film oggi, dopo anni che lo cercavo. E devo dire che ha confermato le mie aspettative. Ottimo film, di non facile comprensione, ma veramente ottimo. Peccato non sia passato mai per televisione. Degno erede a mio parere di quell'altro capolavoro del gotico padano che fu La casa dalle finestre che ridono. Da vedere per palati fini!
Chi ama il genere horror è abituato a sorbirsi un sacco di film mediocri o peggio, nella ricerca delle rare "perle". Questo è uno dei film per cui vale la pena di continuare a provarci: grande atmosfera, ottima recitazione, ambientazione in scenari la cui bellezza e dolcezza amplifica l'angosciosità della trama.
“L’arcano incantatore” di Pupi Avati è il più straordinario film dell’orrore che ho visto in vita mia. Il suo merito maggiore è quello di non cadere negli effettacci dell’horror americano, l’orrore qui è creato dalla storia, dai rumori, dai suoni, persino dai silenzi. Splendido nella ricostruzione dell’ambiente (la biblioteca vale quella del “Nome della rosa” –del libro intendo, non del film) il film tiene incollato lo spettatore senza un attimo di tregua. Eccellente anche la fotografia (ma Pupi Avati quando si tratta del “suo” Appennino dà il meglio di sé, vedi “Una gita scolastica”, vedi “Storia di ragazzi e ragazze” o, per rimanere nel genere horror, lo straordinario “la casa delle finestre che ridono”). L’esoterismo, il satanismo diventano qualcosa di sottilmente inquietante che si infila sotto la pelle dello spettatore e non se ne escono nemmeno quando le luci di sala si sono riaccese: credo che lo sguardo della donna lampeggiante dietro l’enorme civetta affrescata sul muro, l’occhiataccia del monsignore (o di Nerio?) in biblioteca dall’alto della scala, il canto delle converse scomparse, il verso del gufo dalla finestra, persino l’impercettibile tremolio delle candele mi terranno compagnia questa notte e per le notti a venire.
Grandioso punto e basta.
il diavolo aleggia in tutto il film senza che nessuno lo veda e ce lo presenta alla fine con quella grandissima citazione dell'ultimo periodo artistico di goya "magistrale"...
uno degli ultimi esempi di grande cinema italiano.
Semplicemente fantastico se dovessi andare su un isola deserta e portarmi una videocassetta porterei sicuramente l'arcano incantatore.
Si raggiunge il massimo con la citazione finale di Goya...sicuramente non è un film per tutti ma egoisticamente non me ne importa nulla...troppo bello