“L’arcano incantatore” di Pupi Avati è il più straordinario film dell’orrore che ho visto in vita mia. Il suo merito maggiore è quello di non cadere negli effettacci dell’horror americano, l’orrore qui è creato dalla storia, dai rumori, dai suoni, persino dai silenzi. Splendido nella ricostruzione dell’ambiente (la biblioteca vale quella del “Nome della rosa” –del libro intendo, non del film) il film tiene incollato lo spettatore senza un attimo di tregua. Eccellente anche la fotografia (ma Pupi Avati quando si tratta del “suo” Appennino dà il meglio di sé, vedi “Una gita scolastica”, vedi “Storia di ragazzi e ragazze” o, per rimanere nel genere horror, lo straordinario “la casa delle finestre che ridono”). L’esoterismo, il satanismo diventano qualcosa di sottilmente inquietante che si infila sotto la pelle dello spettatore e non se ne escono nemmeno quando le luci di sala si sono riaccese: credo che lo sguardo della donna lampeggiante dietro l’enorme civetta affrescata sul muro, l’occhiataccia del monsignore (o di Nerio?) in biblioteca dall’alto della scala, il canto delle converse scomparse, il verso del gufo dalla finestra, persino l’impercettibile tremolio delle candele mi terranno compagnia questa notte e per le notti a venire.
Chi ama il genere horror è abituato a sorbirsi un sacco di film mediocri o peggio, nella ricerca delle rare "perle". Questo è uno dei film per cui vale la pena di continuare a provarci: grande atmosfera, ottima recitazione, ambientazione in scenari la cui bellezza e dolcezza amplifica l'angosciosità della trama.
è veramente un film pieno di fascino ed atmosfera; rende palpabile e reale l'angoscia verso le entità misteriose come in nessun filmaccio adrenalinico americano ho mai visto fare. atmosfera "italiana", ed europea, di grande rispetto e fascinazione verso i misteri del passato. da salvaguardare.
Genuino,raffinato e nello stesso tempo essenziale; questo lavoro è un esempio chiaro di come non sia necessario spendere una fortuna per creare un cult movie.
buio,duro e d' atmosfera ,i personaggi si muovono in un ambiente oscuro affascinante e misterioso.la trama è coinvolgente,la colonna sonora avvolge sapientemente il più piccolo dettaglio temporale,gli attori sublimi (carlo cecchi e stefano dionisi).condivido l' idea di un omaggio a kubrick.assolutamente da avere nella propria videoteca.
l'ho rivisto tantissime volte ed ogni volta trovo spunto per arrivare ad una soluzione sempre diversa
inoltre io adoro l'appennino tosco emiliano
mi sono recato anche a medelana ma la chiesa non e' quella del paese in questione.
la musica sembra ricamata appositamente al film
l'unica pecca e' che a mio modesto avviso poteva essere piu' lunghetto come film.
rimane nel finale l'enigma ..se nerio e' effettivamente il grande carlo cecchi oppure se e' lo spirito di nerio ad essersi impossessato del corpo del monsignore..