Al Pacino rimane Al Pacino non si discute, purtroppo è tutto il resto del film che è discutibile. Si è cercato di assoggettare la recitazione di Al, nelle vesti di un vecchio PR drogato e pieno di acciacchi, al ritmo del film. Si sperava di ripetere il risultato di Insomnia e invece qui impera una noia mortale. Lo squallore della storia narrata fortemente cupa,negativa, e imperniata sul sottofondo politica-intrallazzi-jetset non riesce mai ad emergere, come non viene sfruttata la location (New York) di cui praticamente non si respira nulla...Occasione mancata per un buon film. Voto 4
Il film non è un gran chè, anzi. E'abbastanza mediocre.
Pacino è debole come il resto del cast. Nenche la regia è un gran chè. Si, è particolare ma... non è un gran chè.
Film molto, ma molto particolare. Al pacino bravo, Tea Leoni brava, ma nonostante questo il film non decolla del tutto. Troppe volte risulta lento e noioso. A dare tono e velocità al film cipensa Kim Basinger che ci regala un personaggio solare e dolce. Quando c'è lei il in scena si respira un'aria più armoniosa. Comunque il film deve essere visto e rivisto per la seconda volta per capire bene ogni dettaglio.
L'idea non era male, ma in pratica non è stata sviluppata. Per metà del film si fa vedere lui che si droga, per l'altra metà relazioni tra di lui ed i vip da cui vuole qualche cosa. Il thriller nel film non c'è, è solo sullo sfondo, ma di fatto il 95% non c'entra assolutamente nulla. Al Pacino è bravissimo, come al solito, per carità, ma il film è veramente scadente. Al centro del film in pratica è finito tutto meno quello per cui dovrebbe essere un thriller.