Questo film,che si distacca da quello che è il filone solitamente intepretato da Al Pacino, dimostra la grandezza di un interprete che sa spaziare ampiamente nell'ambito dei vari piani e moduli interpretativi. Le critiche a questo film, il più delle volte non motivate e soprattutto volgari(come chi le scrive evidentemente)rappresentano un oltraggio ad un attore che si immerge nei suoi personaggi con meticolosità, grande professionalità ed immedesimazione, e non meriterebbero di essere pubblicate.
AL, al di là di tutto, rimane sempre il più grande!!!!!!!!!
Al pacino brilla come sempre, invecchiato, stanco, cadente, con le rughe e i capelli unti: rimane ancora, anche da solo, un motivo valido per vedere il film. è sicuramente coraggioso e se non altro dona un po’ di originalità a una pellicola che, se non fosse per la splendida prova di al pacino, sarebbe forse considerata un po’ troppo lenta per un thriller.
Mi spiace per al..ma questa volta non ci siamo!!al è un grande attore,ricordo bene la sua eccellente interpretazione in isomnia, ma qua è forse andato un pò fuori!! diciamo che la sufficiente qualità del film si riscontra nella prima parte della pellicola, per poi affievolirsi e spegnersi completamente con l'epilogo, che è piuttosto deludente!! mi spiace fornire un giudizio poco positivo nei confronti di un attore solitamente grandioso ma d'altra parte voglio essere obiettivo nei confronti di tutto il forum.
voto complessivo 4+
Riassunto: lui è un pr e siccome lavora tantissimo ha sonno, ma davvero tanto sonno. assiste ad un omicidio e vede il colpevole ma ha troppo sonno per ricordarsi chi sia. per gran parte del film contrastando il suo indescrivibile (e contagioso torpore) tenta di ricostruire l'accaduto; dopo un ora e mezza di sbadigli sembra che abbia intuito l'identità del colpevole perchè nonostante non riesca quasi a tenere gli occhi aperti organizza una festa nella quale lo spettatore è portato a credere che lui smaschererà l'assassino. falso. lui ha troppo sonno quindi non succede assolutamente nulla. torna a casa per andare a dormire ed un uomo per strada lo urta. arriva a casa, si siede sulla poltrona e chiude gli occhi. e' morto! l'uomo che l'aveva urtato per strada era l'assissino, che temendo di essere stato scoperto gli aveva inferto una coltellata, della quale lui non si era accorto in quanto.............aveva troppo sonno!davvero significativa l'inquadratura finale nella quale la telecamera compie una rotazione per proporre allo spettatore una toccante prospettiva riversa. davvero nella top ten dei più brutti.
Torno a casa dopo una giornata lavorativa, mi siedo comodamente davanti alla tv ed infilo il disco nel lettore dvd... scorrono i nomi degli attori, c'è il grande Al Pacino, la bella Kim Basinger, l'ottimo Ryan O'Neal... cavolo, un gran film dev'essere questo... leggo poi che l' executive producer è un certo Robert Redford. Insomma, mi aspetto grandi cose, invece vivo la visione di una pellicola piuttosto spenta, molto (troppo) lenta, senza un minimo sussulto... dopo circa venti minuti, d'un tratto, accade qualcosa in una camera, ed allora speri che la trama prenda la piega di un buon thriller. Macchè, niente affatto. Per giunta, non mancano neppure i soliti riferimenti 'politically correct' del buon governo dei democratici e della solidarietà festaiola nei confronti dei sempre bistrattati afro-americani newyorkesi. Insomma, a mio giudizio, questo film è il classico esempio di una pellicola che tenta di basarsi solo es esclusivamente sulle capacità e sul talento di un singolo attore, in questo caso un ottimo Al Pacino, e su nient'altro. Soporifero.