Se non si cerca di analizzare il film sotto una luce di critica puramente cinematografica o, il che e' peggio, socio-politica, ma si cerca, piuttosto, di guardarlo nella sua semplicita', per quello che sa dare da un punto di vista umano, trascurandone anche gli eccessi tipici dei films con terence hill (e/o bud spencer), se ne puo' cogliere la poesia di fondo ........ ma occorre guardarlo col cuore.
superlativa la colonna sonora.
Sono completamente d'accordo con pierluigi,soprattutto la colonna sonora è tutt'altro che banale! perfettamente in sintonia con l'ambiente e l'atmosfera, film così sono ora assolutamente inesistenti!
francesco da vicenza
Un film comunque godibile e simpatico, sorretto degnamente dai due protagonisti; a mio parere è scorrevole dal primo fino all'ultimo minuto e non risulta mai pesante ; molto bella la musica che apre il film
Vedendo questo film si sente non poco che i tempi sono cambiati, e con essi sono cambiati completamente il parroco, il sindaco e tutti gli altri, gli anni 80 non ricordano affatto i primi anni del dopoguerra in cui ognuno a modo suo cercava di creare un mondo nuovo e moderno. Il Don Camillo di Terence Hill rappresenta di più l'epoca in cui dopo gli anni 70, gli anni di piombo si respirava un'aria più tranquilla, di riposo, e in un paesino chiamato brescello molte persone annoiate, in particolare Don Camillo e Peppone si facevano scherzi a non finire e si ricattavano non tanto per costruire un mondo migliore ma più che altro per passare il tempo. Per quanto riguarda il film sembra ben interpretato da un carismatico Terence Hill, anche se non ha nemmeno un pò di accento emiliano, molto meglio Colin Blakeli nella parte di Peppone, simpatica l'idea di mettere Andy Luotto nel ruolo dello Smilzo. Imbarazzanti fino al midollo le musiche e le canzoncine anni 80, e tutte le parti che riguardano bambini e ragazzini, vedi la parte del balletto di don Camillo che balla in chiesa con le ragazze. Una buona idea anche quella di modernizzare don Camillo facendolo marciare più con la moto da cross che con la bicicletta. I duetti di don Camillo e Peppone sono buoni, ma più che ricordarmi i grandissimi Fernandel e Gino Cervi mi hanno fatto tornare in mente Gastone Moschin e Lionel Stander di Don Camillo e i giovani d'oggi. Molto ben curata e abbastanza divertente la vicenda in cui don Camillo ricatta Peppone fregandosi un pò dei soldi che ha vinto al totocalcio. comunque sono rimasto contento nel rivedere Brescello, questa volta a colori e nel notare che il paese, tranne qualche fabbrichetta non è cambiato molto. Ed è piacevole vedere Terence hill capace di tirare avanti da solo l'andazzo di un film per una volta senza Bud Spencer, anche se il remake non è del tutto riuscito, ma salvato in parte dai due protagonisti e dalle ambientazioni.
Film carino e nulla più perchè ambientato in tempi troppo recenti e si son perse le atmosfere dei forti contrasti politico-idealistici del dopo guerra. I protagonisti Terence Hill e Colin Blakeli Simpatici ma non All'altezza della coppia Fernandel-Cervi,diciamo che più che un rifacimento è un omaggio ad I Don Camillo in bianco e nero.
Contando ciò che ci propina la TV del 2008 lo si guarda volentieri ma manca il ritmo e l' ironia dei film precedenti.