Da una commedia ci si aspetta che sia divertente. Semplicemente questo film non fa ridere. Le gag sono vecchie come mio nonno, è originale come un film di Vanzina. Pessimo come tutte le insulse commedie pseudo-sentimentali di questo "comico" patetico. Il peggior Villaggio con di spalla Alvaro Vitali sarebbe stato più divertente e più spiritoso di questa accozzaglia di idiozie. Meglio Ceccarini allora, questa è noia allo stato puro.
io sono un fan di pieraccioni e secondo me questo è il film più brutto. bisogna scusarlo perchè era il suo primo film.questo film non aveva la sua solita comicità ed era anche un pò noioso.di film in film migliorando,però secondo me,queste caratteristiche li hanno i suoi primi tre film.
Nella vita di un uomo si ricordano 5 o 6 cose. Il resto, fa volume..come non condividere questa filosofia, o come non accorgersi che è davvero difficile marcare come memorabili delle giornate della nostra esistenza? Pieraccioni butta in questo film tutto quello che da ragazzo ha sperimentato sulla sua pelle, fino a diventare adulto o quasi. I laureati è il ritratto della società italiana giovane della nostra epoca: di ragazzi che studiano svogliatamente; che cercano il successo in tv, senza rendersi conto di quanto sia difficile; che desiderano il sesso, ma quando lo incontrano si accorgono di non essere così disinibiti; che sperano di incontrare l'amore della vita, ma quando arriva è meglio non bruciare tutto; che provano a costruirsi una famiglia, ma non sono ancora maturi per farlo e forse non lo saranno mai...l'opera prima di Pieraccioni è un film malinconico, disincantato, che ride amaro di una generazione che ha nell'incertezza il suo segno di distinzione. E' il film che più di tanti altri, fa l'occhiolino alla commedia all'italiana che non c'è più, stile Vitelloni. La domanda che il regista si pone sembra essere: perchè crescere se in fondo non ci si sente adulti? Forse però, non si può sempre scappare. Ciò che importa davvero è affrontare il tempo col sorriso sulle labbra.
Trailer italiano (it) per La natura dell'amore (2023), un film di Monia Chokri con Francis-William Rhéaume, Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal.