Veramente un brutto film.....profondamente noioso, brutta la regia, pessima la sceneggiatura, imbalamati gli interpreti,banale la storia.....
Il consiglio che vi dò è di risparmiare i soldi del biglietto.....
E' difficile scrivere ,parlare dei sentimenti che possiamo provare e che proviamo in un'epoca dove la banalità ,la superficialità ,la noia di tutto e la conseguente assoluta insoddisfazione dominano incontrastate.Se è difficile scrivere figuramoci parlarne 'nel quotidiano' dei rapporti sempre di corsa che tutti viviamo o farne addirittura il tema centrale di un film (con i rischi di cadere nella retorica dei buoni sentimenti di plastica ed a basso costo sempre molto vendibili nella solitudine ed insicurezza che domina i ns.tempi).Ed invece questo bellissimo film ha fatto centro è riuscito in gran parte ed in modo molto naturale,semplice senza artifici .Le due storie corrono parellele quasi si intrecciano come a dire che il tempo passa,l'etica ed il senso delle cose cambia ,ma la natura umana no ed è solo per questo che l'arte non ha tempo.Siamo sempre uguali,non cambiamo,non esiste alcun progresso,chi lo crede insegue l'ambizione e l'arroganza della stupidità di quella che vien chiamatà 'modernità'.Personalmente ho vissuto l'esperienza di viaggi 'temporali' attraverso la ricerca sulle 'fonti'cioè i documenti originali negli archivi. Documenti che parlano dei sentimenti di persone che sono vissute realmente e che ci fanno scoprire quanto al là del tempo ci sono vicine.Talvolta ci coinvolgono a tal punto quando scopriamo per la prima volta i loro volti il loro dolore o la loro passione(sulle quali pareva essersi deposta la polvere del tempo e dell'oblio che pare tutto cancellare)che ci pare uscire dal nostro tempo ed entrare nel loro,conoscerli personalemente.
Diventano nostri amici e la loro vita entra nella nostra.
E' difficile spiegare queste cose,si deve averle vissute per capire...Questo film ci prova e ci riesce abbastanza bene. Ottima la descrizione del presente della profonda paura di vivere,di mettersi in gioco e forse di soffrire, (meglio seguire il costume dominante della 'modernità'di consumare tutto anche i rapporti col prossimo).I protagonisti non 'consumano',ma sono passivi spettatori di se stessi e preferiscono vivere la vita ed i sentimenti di chi visse,nonostante la dura etica e morale vittoriana,per davvero anche sopra le righe soffrendo e pagando il costo della gioia che possiamo provare solo se non abbiamo paura.Si puo' essere felici?La risposta è affermativa solo se si ha il coraggio...e poi quando il tempo ha cambiato le sue carte si puo'anche vivere del ricordo della gioia vissuta che resta per sempre dentro di noi,proprio come facevano i'poeti vittoriani'o anche semplicemente i nostri nonni che erano infinitamente più semplici e sereni di noi...Un'ultima nota:l'ultima scena è l'anello che unisce anche fisicamente il passato al presente e che quindi rende il passato non più cosa morta e perduta,ma viva.Lei la protagonista del presente è la trisnipote diretta del grande poeta ,discendente d'un amore proibito e sognato,in Lei batte ancora il sentimento ed il cuore del suo grande nonno...ma lei lo ha scoperto solo adesso...
La visione di un film è sempre influenzata dallo spirito con il quale lo si va a vedere. ritengo che la pellicola, ancorchè non eccezzionale, riserva, a chi vuol capire lo spirito romantico della storia, due ore di romantico adirivieni tra la realtà quotidiana e la storia Vittoriana. consiglio di vedere il film agli "innamorati".
Oltre il tempo e lo spazio è nascosto il sentimento più puro, lo stesso sentimento che si riflette attraverso dell'inchiostro sbiadito sui volti di coloro che non potranno che essere travolti da tale passione...il lirismo di questa pellicola sembra invitare chi la guarda a sperare e credere ancora nell'amore, poichè se anche non lo si dovesse mai incontrare, sarà comunque valsa la pena averlo cercato; solo allora si potrà guardare al passato senza rimpianti.