ottimo cast di attori,interessante la storia, la sigla iniziale intrigante.un film che appassionerà gli amanti delle arti marziali anni 70.bruce lee ci manchi!
Si nasce, e camminando un giorno per strada all'età di otto anni si trova un pezzo di giornale, con sù un articolo: il piccolo drago è morto. Ne è passato del tempo da allora, era il 20 luglio del '73, ma più ho approfondito la conoscenza di questo straordinario uomo, attraverso i suoi scritti ed i suoi film, maggiormente mi sono reso conto che qualcosa mi lega a lui. Il film purtroppo vede Lee, ridotto all'ombra di se stesso, ormai imprigionato in quella macchina infernale del successo, che spesso tira fuori il peggio da chi lo raggiunge. Bruce, muore 4 mesi dopo aver terminato le riprese, esaurito, magrissimo, in guerra con tutto e tutti. Ogni volta che riguardo questo film mi rattristo, perchè vedo il mio mito vicino alla fine. In 'The bigg boss', suo primo film ma uscito in Italia dopo 'Dalla cina con furore', ed reintitolato ad hoc 'Il furore della Cina colpisce ancora', Bruce, pur reduce da un grave infortunio alla schiena è un'altro. In smagliante forma fisica, rilassato, disteso in volto, carico di una energia elettrizzante. Non fraintendetemi, ne 'I tre dell'operazione drago' Bruce possiede sempre quel tipo di energia straordinaria, era una sua peculiarità, ma il suo corpo non gode più della salute e forma ottimali. Il combattimento nelle grotte di Han è da antologia per ambientazione, e scene di combattimento, tutte ideate da Bruce stesso. Dopo la sua morte sono state scritte migliaia di cose che ne hanno infangato il ricordo, non poteva più difendersi ormai. Quando sento dire che 'era un drogato' mi arrabbio. Teneva tantissimo al suo corpo, ed iniziò a masticare piccole quantità di Cannabis, solo perchè sentiva che riusciva a distendergli i nervi. Allora non esistevano gli ansiolitici, o altro che potesse aiutarlo nel sopportare l'enorme stress. Era l'occasione che attendeva, veniva da anni di frustrazioni, con cui regolarmente le major cinematografiche americane gli davano il buon servito. Come diceva spesso un suo grande amico nonchè allievo, James Coburn " amico, tu sei un cinese in un paese di bianchi". Le sue eccezzionali doti carismatiche ed atletiche, abbatterono quel muro che poi aprì la strada ai vari Jackie Chan, Jet Li et. etc. Un pioniere della vita, 'un grande pensatore' come lo ricorda sua moglie Linda. 'Se non avevi soldi e lui poteva te li dava, se avevi bisogno di consigli era sempre pronto, ogni cosa che Bruce faceva, cercava di farla nel massimo delle sue possibilità'. Queste le parole di un suo ex allievo, Ted Wong. Credo che il film migliore di Bruce resti a tutt'oggi, Dalla cina con furore. I tre dell'operazione drago è una produzione hollywoodiana, abbastanza ben fatta, ma togliete Lee, cosa resta?.
Quattro film hanno fatto di Lee una leggenda, e contrariamente a quanti molti pensano credo che se avesse avuto la possibilità di continuare, la sua stella non potrebbe brillare più di adesso, come una fiamma inestinguibile. La morte prematura paradossalmente spesso consegna all'eternità.
Un tuo amico per sempre.
A differenza di alcuni films orientali, oserei dire irreali e demenziale, questo e' la prova di un grande lavoro di sceneggiatura, trama, arte, sport e quant'altro.
complimenti.
Prima al cinema, poi in homevideo, poi in tv, ora in dvd e vcd: e ancora nessuno ha recensito il più emozionante (insieme a dalla cina con furore) film di bruce lee? se di lee avete solo sentito parlare, o al massimo avete visto dragon, andatevi a rivedere i 3 dell'operazione drago, ossia bruce lee al cubo! ok, è un'imitazione di 007+kungfu, ma bond ve lo scordate proprio! lee è carismatico, gli basta lo sguardo per inchiodare il pubblico; le scene di lotta sono superiori a van damme, seagal, persino a jackie chan (che è geniale ma acrobatico, circense; bruce lee è letale, fa sembrare jet li un poveraccio che senza fili e digitale non sa nemmeno camminare). la storia? presto detto: tre uomini, un maestro cinese, un avventuriero americano ed un ricercato "nigger", arrivano su un'isola per un megatorneo di arti marziali. ma nei sotterranei si cela un impero della droga e il cinese è là solo per smascherare il perfido signore del crimine, mr. han. botte da orbi, musica funky anni '70 di lalo schifrin (quello di mission impossible, per capirci), regia scaltra e soprattutto l'immenso magnetismo di bruce lee, fanno del film un capolavoro del suo genere, costato meno di un milione di dollari ma premiato da oltre 100 milioni di dollari di incassi. e' il film di kung-fu più imitato (guardate senza esclusione di colpi, per citarne uno) e parodiato (ridere per ridere, di landis), più noto ed esaltante. chissà dove sarebbe arrivato bruce, se fosse vissuto, dopo questo film! nel bene e nel male, per i suoi difetti non meno che per i pregi, i 3 dell'operazione drago è uno dei cult-movies più rappresentativi della sua epoca. l'ho rivisto di recente per la cinquantesima volta ed ancora lo trovo straordinario! una curiosità: tra le comparse e gli stuntmen di contorno, riconoscerete samo hung (il robusto lottatore dai lunghi capelli con cui si confronta lee nell'incipit) e jackie chan, una delle guardie nel combattimento nei sotterranei (quella a cui lee spezza il collo). se tarantino, samuel jackson, rob cohen, e tanti altri adorano questo film, un motivo ci sarà.
La sua furia nei combattimenti era incomparabile. Il suo spirito, indomabile. A trent'anni dalla sua prematura scomparsa, Bruce Lee resta il punto di riferimento per tutti gli interpreti di film sulle arti marziali. E 'I 3 dell'Operazione Drago' resiste alla prova del tempo, confermandosi come la saga più popolare del suo genere cinematografico.
'I 3 dell'Operazione Drago' porta Lee sull'isola-fortezza di un criminale, la cui accademia di arti marziali fa da copertura a traffici di droga e giri di prostituzione. Per vendicare la morte della sorella, Lee si infiltra nella roccaforte e partecipa al brutale torneo di arti marziali di Han. E' una festa per gli occhi l'avvincente susseguirsi di combattimenti nei quali si fondono tecniche di karate, judo, tae kwon do, tai chi chuan e haikido, sotto l'abile guida dello stesso Lee. L'entusiasmo per le arti marziali generato da Bruce Lee dura ancora oggi e i suoi film sono un patrimonio molto amato dal grande pubblico. Patrimonio di cui i 3 dell'operazione drago è la massima espressione. Testamento spirituale di Bruce Lee e suo riconosciuto capolavoro, il film, ultimo girato dall'artista, è espressione completa del suo spirito. Le coreografie dei combattimenti, curate dallo stesso protagonista, danno vita a scene uniche, punto di riferimento e di partenza, oltre che di sicura ispirazione, per l'intero filone e non solo. Definire l'opera "film di arti marziali" è riduttivo: il titolo è infatti un mix tra spy story e classico film di arti marziali e il fatto che si cerchi, con esiti apprezzabili, di dare basi credibili alla storia è un passo avanti rispetto al passato, dove i pretesti per le scazzottate erano molto meno curati a livello di concept. Il re del kung fu risulta convincente anche al di là delle scene di lotta, dimostrando una personalissima espressività.
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