il film ricostruisce gli eventi e l'atmosfera che hanno accompagnato l'inizio della guerra nel Vietnam. Ciò che viene fuori è una parodia, a tratti comica, dei valori dell'americano medio. Purtroppo la società americana era (è ?) piuttosto simile a quella descritta. Istanze di libertà convivono con valori cristiano-bigotti fino all'inverosimile, impregnati di pericoloso patriottismo (quando lo stato si prepara ad uccidere allora si fa chiamare patria), sessisti, razzisti ma, soprattutto violenti e in grado di conciliare senza tanti problemi le bombe incendiarie con la preghiera. Insomma, il film, se visto in questa ottica può anche valere il prezzo del biglietto, altrimenti, è un apologetico delirio !
Premetto che non sono anti-americano, anzi... ma il film non mi ha entusiasmato.
Trama scontata e scene che sanno di già visto e rivisto e stravisto.
Una montagna di morti, di sangue, di fuoco e fiamme... in certi momenti mi sembrava di sentire la puzza di carne umana bruciata... Non lo rivedrò.
Sono d'accordo che tante volte i film americani sono patriottici ma questo è (opinione personale) una cosa che ammiro degli americani. l'importante che sia un patriottismo "sano" e non integralista. secondo me questo genere di film servono per riflettere e se tutti lo facessero nel giusto modo, non ci sarebbero più guerre.
Mi sembra che si vada fuori strada.
Qui stiamo giudicando un FILM, non l'aderenza al libro dal quale è tratto, non la veridicità di quanto proposto, non la necessità di dare un giudizio politico a favore o contro di ciò che stiamo vedendo.
E come FILM, lasciatemelo dire ancora, questo è un brutto film, pieno di stereotipi da film western anni '50, dalle eroiche quanto paurose reclute, al sergente burbero ma paternalista, al comandante intrepido in piedi tra le pallottole che fischiano, alle frasi pronunciate dai soldati feriti o morenti, alle scene di battaglia che ricordano Alamo o l'assedio delle 7 frecce, alle donne a casa in ansia che aspettano il ritorno del guerriero, ovviamente impersonato da un attore bello, buono, bravo e perfetto sia in casa che in guerra, che piange perchè non è rimasto anche lui a morire con loro.
Il nemico poi è rappresentato come gli indiani.
E' un nemico sì, ma va anche lui ricordato con onore, in fondo anche lui ha una casa, una famiglia, magari anche pensa, proprio come fanno i "bianchi".
Partendo da questi antefatti questo vorrebbe essere un film?
Lo è, ma di serie "C" al massimo.
Andrea di Lecce ha fatto una chilometrica recensione, ma è assolutamente condivisibile, assieme a tante altre che (giustamente) hanno stroncato questo C-movie di soggetto bellico.
Mi chiedo sinceramente quali siano i parametri di riferimento delle persone che hanno giudicato positivamente questo film.
Sceneggiatura: pessima
Recitazione: ridicola
Pubblico di riferimento: famigliola di teledipendenti, con scarsa o nessuna frequentazione cinematografica
Giudizio globale: penoso
Voto: 1 (zero non si può dare, purtroppo)