Bel thriller con due ottime attrici, veramente brave.
Do un voto forse un po' troppo alto, ma lo faccio per riportare la media a livelli più consoni. Non capisco proprio come si faccia a votare 1 un film simile! Interventi del genere servono solo a fare confusione e, secondo me, non dovrebbero essere inseriti tra le valutazioni.
Affittato per vederlo com un gruppo di amici
dai gusti cinematografici decisamente eterogenei, questo film ha messo d'accordo tutti: abbiamo spento il videoregistratore a mezz'ora dalla fine.
eravamo in 5.
a nessuno interessava come potesse andare a finire.
non solo un brutto film noioso. un fastidio.
più interessante il televisore visto da dietro.
Amo molto questo genere di film, pieni di suspence, che ti tengono due ore coi nervi saldi e il fiato sospeso, e devo dire che questo è uno dei migliori degli anni '90, passato un pò inosservato. Invece è da ammirare per la sua qualità e per la prova di due giovani e ossigenate attrici: Bridget Fonda, la bella, frustrata protagonista e Jennifer Jason Leigh, la sua psicotica coinquilina(che diventare la sua gemella tingendosi i capelli come i suoi), semplicemente straordinarie.L'elemento "hitchcock" è lo scambio di identità, l'inditificazione fisica con la sua amica-nemica che l'assassina userà alla fine per coprire i suoi crimini.
Questo porta le due protagoniste a confermare il detto "ai mali estremi, estremi rimedi". E il tutto sfocia
in un giustificato finale dominato dalla violenza(furibonda la scena dell'ascensore!) visto che, assieme alla necrofilia e alla doppia personalità , è una delle tematiche approfondite nella vicenda.Femminile, morboso, malsano, avvincente, sensazionalista: poteva dirigerlo DePalma invece di cimentarsi nell'inutile "Doppia Personalità" che tratta argomenti anomali, invece ci ha pensato Barbet Schroeder, il regista del "mistero von bulow" e, come in quel film, si dimostra un bravo mestierante capace di creare il giusto senso di intrigo e tensione psicologica.