Non dovremmo perderci, noi italiani, questo film, una pagina di poesia, una scultura artistica del cinema italiano. Un film di cui andare orgogliosi. Lo aggiungo alla mia pagina, purtroppo dall'elenco breve dopo la morte dei nostri grandi registi, del miglior cinema italiano.
Il linguaggio stretto siciliano mi era incomprensibile, ma la didascalia avrebbe graffiato la poesia. Vorrei che fosse visto come minimo, in Grecia.
-1 perché a Lampedusa ci sono stato e questo film distorce la realtà dell'isola, se fossi un isolano mi sentirei offeso.
-1 per Valeria Golino in quanto se stessa, troppo facile per lei il ruolo della pazza, in quanto lo è.
-1 perché si vuol passare il messaggio di una Lampedusa che non accetta una donna che ha voglia di libertà quando in realtà trattasi della storia di una pazza tout court.
-1 perché , forse volutamente, il film si trascina senza una trama e senza approfondire su nessun personaggio fino all'onirico finale.
Resta un 6 striminzito perché gli attori, sopratutto i bambini sono superlativi, la regia è comunque di alto livello, così come la fotografia.
fondamentalmente un film pretenzioso e a tratti autocelebrativo che gioca sulla citazione di maniera del neorealismo italiano del tempo che fu.
Ma sono passati sessantanni...
Molto bello. Crialese filma una Sicila atemporale, bellissima, dolciastra e selvaggia. Grande mano nella direzione degli attori, grande mano nella fotografia. Naturalismo quanto basta e il resto e' sogno. Brava la Golino, che sembra fatta apposta per una parte di disagio sociale, diremmo oggi, di incomunicabilita' e straniamento. Strepitoso l'uso visivo dell'acqua. Difetti? Quello che manca forse e' l'affondo, il tentativo di arrivare al cuore dei personaggi. La storia d'amore della ragazza e del carabiniere avrebbe tutto per funzionare, ma viene buttata via prima che cominci. Molti personaggi, alla fine, rimangono dei mezzi personaggi. Questo e' il mio parere: tecnica bestiale, scrittura un po', come dire?, timorosa. Ma fa niente. Straordinaria promessa del cinema italiano.
Il finale di un film è importantissimo,a volte riscatta un film mediocre,a volte rovina un buon film.Il finale di "Respiro" è bellissimo,onirico e pieno di speranza.Questo film mi ha ricordato "Io non ho paura",ancora un paese del sud con tanto sole,ancora i bambini protagonisti.Crialese descrive bene il fascino e le contraddizioni della gente del sud,la "diversità" della Golino è mal vista in un ambiente che fa delle convenzioni e delle abitudini un valore imprescindibile.Il fascino del film è dato dal racconto della vita quotidiana come un fatto ineluttabile.I doveri degli adulti e dei bambini,i giochi spietati,la miseria eppure la grande dignità,la solidarietà.Bella la scena dove il carabiniere venuto dal nord ferma la Golino per una palese infrazione.Il sorriso franco di quest'ultima "disarmerà" il giovane carabiniere che la lascerà andare.Un film intenso e sensibile pieno di qualità registiche e interpretative,gli attori sono tutti credibili,l'ambientazione naturale magnifica e affascinante.Qualche perplessità sulla mancanza dei sottotitoli,per noi del nord il dialetto siciliano è davvero ostico,tuttavia gli sguardi e i gesti in questo film dicono già tutto.