Il film più brutto e noioso della storia del cinema.
Piace solo ai finti intelletuali comunisti. Alla fine del film questi finti intellettuali, addormentati, cercavano di trovare una cosa bella in questa porcheria.
il nostro protagonista si ritrova il suo parentame che vuole rendere sua madre santa. Santa solo perché sarebbe una bella facciata da portare in società, per avere delle agevolazioni: "quello fa parte della famiglia della santa". Si vede la sua famiglia che non onora la madre perché morta ma invece cerca di sfruttare quell'antica tragedia per interesse personali. Come si direbbe dalle mie parti? Venderebbero anche la pelle della loro madre. Cannibali! E la chiesa da brava istituzione stà al gioco!
Poi il fratello rinchiuso. Si ha il coraggio in questo film di far bestemmiare un personaggio. Non per fare scalpore ma perché così deve essere per la storia senza tanti inutili giudizi morali.
Fantastico anche l'incontro con quel bell'imbusto della nobiltà che sfida a duello castellito.
Lo consiglio di chi ha una visione al vetriolo della borghesia e della chiesa.
Io mi rispecchio molto nel personaggio da Castellitto interpretato: un uomo ateo, convinto che il credere in un Dio significhi una profonda insicurezza, un uomo che pensa che nella vita la cosa più bella sia innamorarsi e non rifugiarsi nella religione, una persona che si è sempre tenuta lontano da quest'ultima, ma quando verrà a sapere che già da tempo i suoi familiari operano affinchè la madre,uccisa da un'altro figlio, venga fatta santa,la religione entrerà nella sua vita causando qualche scombussolamento.un 10 a Castellitto che ancora una volta mostra le sua impressionante bravura.