dissento dalle tiepide opinioni precedenti. Il film non è un capolavoro, a volte ha fasi di stanchezza, la carne al fuoco è davvero tanta perché attraversa 40 anni della nostra storia visti attraverso gli occhi del protagonista, un novello Forrest Gump di casa nostra, sempre monolitico nella sua onestà e nella direzione del suo cammino. Alla fine la lotteria l'ha vinta davvero, con la sua vita e con il suo amore verso la moglie e gli amici di sempre. Non sarà un biglietto perduto a fargli cambiare idea. La parte finale con i protagonisti invecchiati dal trucco è forse quella più stanca ma contemporaneamente quella più commovente. Grandissimi davvero gli attori. Elio Germano è ormai all'altezza dei grandi , Memphis sempre più straordinario con il passare dei film, brava anche la Mastronardi, finalmente libera dalla sit-com. Ma la breve apparizione di Haber nella vesti del maestro pittore è davvero "oltre".
Lo ritengo comunque un bel film da vedere.
A mio modesto parere è un film onesto, ben fatto, ben intepretato, piacevole. Non ha pretese, come il suo protagonista, e non ne cerca. Vuole raccontarci una storia e lo fa bene, senza apici ma neppure senza troppe cadute. Certo ci sono opere migliori, ma Veronesi riesce a dirigere con equilibrio, forse sì con qualche momento facile e qualche scorciatoia, ma ne viene fuori un'opera che sta in piedi e lascia di sé una scia piacevole. Nulla di più, ma abbastanza.