Se non fosse per Bentivoglio sarebbe ancora peggio.
La parte del figlio che vuol fare il gradasso l'ho trovata un po' finta.
Il finale poi, quando interrompe i professori durante il consiglio di classe, l'ho trovato abbastanza stupido.
Insufficiente.
Un film che mi ero persa al cinema ma che ho potuto apprezzare in televisione. Forse non sarà una storia da Oscar, ma secondo me fotografa abbastanza fedelmente la superficialità degli adolescenti odierni e spesso l’assenza dei genitori nelle vite di questi giovani.
La scuola rimane solo un luogo per trovarsi con gli amici, dormire in classe e saltarla appena possibile – per colpa di chi, genitori ? Professori senza più amore per la propria devozione o è solo colpa dei giovani, ormai svuotati da qualsiasi entusiasmo?! Penso che ognuno troverà le sue risposte dentro di sé, il film non dà certo una soluzione al problema; e’ indubbio che la faciloneria con cui questi giovani si mettono in difficoltà è allarmante per chi ha dei figli in età adolescenziale.
Le uniche cose che vedo un po’ “forzate”: il malvivente/trafficante che si ricorda a memoria le lezioni del vecchio professore e che è passato a status di “Poeta” per la sua passione letteraria trasmessa dallo stesso; e la madre che parte per dei mesi in Africa e lascia il suo unico figlio, cresciuto da sola con mille difficoltà, nelle “mani” di un uomo, che sarà anche il padre biologico del ragazzo, ma alla fine rimane poco più di uno sconosciuto. E poi - se il giovane non ha mai dimostrato attitudine allo studio, perché iscriverlo al Liceo Classico?!
In ogni caso un’egregia quotazione sia per i due protagonisti (padre e figlio a loro insaputa) sia per la storia.
Mi stupisce un po' che questo film abbia suscitato così diverse e opposte opinioni.
Lo si definirebbe una commedia di buoni sentimenti, un po' favoletta, ma a cui bisogna riconoscere il merito di aver toccato con grazia un argomento difficile come quello dell'essere genitori, specie di un tipo che farebbe venire l'orticaria a chiunque come quello del ragazzotto in oggetto.
Devo dire che la figura del professore-fallito-scrittore è molto simpatica e si fa amare.
me lo sceglierei volentieri come padre!
Insomma si merita la sufficienza, per il coraggio di aver portato buoni sentimenti alla ribalta.
E' Interessante notare anche l'ambiente scolastico , quell'insistere sul latino e sull'epica, come se la scuola non sapesse trovare altri argomenti per relazionarsi con le giovani generazioni... una scuola che parla il linguaggio di cento anni fa ai giovani di oggi non fa un po' meditare????