Sembra scontato da dire ma mi riesce molto difficile scegliere tra i film di Miyazaki. Tutti, indistintamente, mi hanno regalato emozioni che vorrei raccontare. Stavolta ho scelto l'ultimo capolavoro in ordine di tempo, perché mi ci sono immedesimata come mai prima. Ho trovato Arrietty una trasposizione cinematografica semplice e fedele di tutto ciò che è la vita. E' questa una delle qualità che più ammiro di Hayao Miyazaki: riuscire a metterci di fronte alla realtà in modo diretto ma al tempo stesso incredibilmente gentile, tanto che non ce ne accorgiamo subito. Solo quando termina il film ci ripensiamo su e capiamo che abbiamo vissuto in una fiaba anche per i grandi, i cui contenuti coinvolgono emozioni che vanno al di là di semplici "innamoramenti" o "amicizie". Come si usa dire, è "una questione di punti di vista", e lo Studio Ghibli non vede le cose solo in bianco e nero, ma ci ricorda sempre che al Mondo esistono anche diverse sfumature. Quindi diciamo che potremmo definire Arrietty come la storia di un legame profondo; ma non solo. E' la paura di crescere che abbiamo provato tutti. E' la paura del domani e la voglia di affrontarlo a testa alta che tutti continuamo a provare ogni giorno. Spesso non mi capacito di come con tanta delicatezza si possano trasmettere sensazioni così forti. L'unica piccola pecca di tutto il film potrebbe forse essere la sua conclusione, che ti lascia un po' di amaro in bocca per le vicende che restano in sospeso. Ma dopotutto, c'è da chiedersi, c'era forse un finale migliore? Credo che nessuno sarebbe stato in stile Miyazaki come l'attuale.
Francesca Bartalucci, 21 anni, Monteriggioni (Si).
Adoro questo film di animazione. Nascosti sotto le assi del pavimento una famigliola di piccoli umani vive la sua vita contemporaneamente a quell'altra di un'altra famiglia, grandi umani, che vive invece sopra il pavimento stesso. I primi alti pochi centimetri, gli altri invece di statura normale. Poi avviene l'incontro e la storia di un amore impossibile tra la giovane quattordicenne di soli 10 cm e Sho, suo coetaneo ma molto più alto di lei. E' emozionante e consiglio a tutti di vederlo. Riesce a farti sognare, a farti capire che l'amore supera ogni ostacolo anche quello più insormontabile.
confesso che è difficile scrivere una recensione, benchè personale per i film prodotti dallo studio ghibli. I ricordi vagano fra le più incantevoli inquadrature di questo film e degli altri già visti tempo addietro. L'emozione è forte e spinge a cercare parole che non devono limitarsi a tessere le lodi di questa fine trasposizione. Che fare? Lascio a in dono a chi mi leggerà questo interrogativo.
Un gioellino di animazione "vecchio" (si fa per dire!) stile. Una favola meno fantasmagorica e metaforica rispetto agli ultimi lavori a firma Myazaki (che qui per la regia si affida ad un allievo), ma che scorre con la semplicità che sa farsi comunque straordinaria se effonde poesia ed emozione; e qui ci sono entrambe.
Per tutti.